Verrà presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale contro la realizzazione di un impianto di essiccazione fanghi a Terni in via Vanzetti.
Ad annunciarlo è stato il presidente di Verdi, Ambiente e Società di Terni e Narni, Pierluigi Rainone nel corso di un’assemblea pubblica che si è svolta ieri pomeriggio nella sala consiliare di Palazzo Spada. Il ricorso è sostenuto anche da S.O.S. Verde pubblico di Terni e dal W.W.F. di Terni
Un impianto che tratterà le 20 mila tonnellate di residui fangosi dei depuratori umbri altrimenti destinati alle discariche e per il quale la Regione non ha ritenuto necessaria la Valutazione di Impatto Ambientale. “E questo per noi è assurdo – afferma Rainone – considerato che Terni è un’area SIN (Siti di Interesse Nazionale) che necessitano di bonifiche e, soprattutto, la normativa dice che in questa area non possono sorgere nuove fonti inquinanti e devono essere portate avanti le bonifiche, purtroppo a Terni non è mai partita la bonifica di alcuna area”.
Ieri a Palazzo Spada erano presenti tra gli altri i consiglieri Tiziana De Angelis (PD) e Alessandro Gentiletti (Senso Civico).
“Ben venga questo comitato di cittadini – ha detto Gentiletti – che è l’inizio di un protagonismo della città che è l’unico che può salvarci da un’amministrazione che sempre di più in modo scellerato considera Terni una terra coloniale da offrire sull’altare di Perugia e della regione Umbria”.
Dopo la battaglia persa sull’abbattimento dei pini in viale Borsi e il ricorso al TAR contro l’impianto di via Vanzetti per Verdi, Ambiente e Società c’è un altro fronte caldo, quello della sanità: “la sanità pubblica – ha affermato Rainone – è in via di smantellamento nell’Umbria meridionale, non c’è più la possibilità di accedere, senza pagare, alle analisi, alle visite specialistiche e agli interventi medico-chirurgici. Si sta speculando sulla pelle delle persone”.