“Dobbiamo ringraziare i ragazzi dell’istituto Metelli che con grande dedizione e passione e con il loro studio e la loro arte hanno messo a punto questa opera che già da qualche tempo aspetta di essere scoperta”.
Lo ha detto l’assessore alla scuola del comune di Terni Viviana Altamura che questa mattina ha inaugurato presso la fontana dei giardini di viale Luigi Campofregoso la copia del Thyrus, simbolo della città , il cui originale è stato spostato nel cortile di Palazzo Spada.
“I complimenti più grandi – ha aggiunto l’assessore Altamura – vanno a voi ragazzi , bisogna sempre avere in conto le tradizioni della propria città , essere orgogliosi delle proprie radici e portarle avanti sempre”.
“Questa iniziativa – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Maggi – rappresenta uno dei principi della nostra amministrazione, la collaborazione pubblico-privato e con le associazioni, attraverso questa collaborazione miglioriamo la città , la rendiamo più bella per tutti”. L’assessore Maggi ha poi reso merito all’ex consigliere comunale di Terni Civica, Michele Rossi “che ha seguito sempre questa iniziativa in maniera assidua. E’ anche grazie a lui che abbiamo ottenuto la sistemazione del Thyrus originale presso il nostro palazzo comunale e anche per questa iniziativa ha dato il suo contributo importante”.
“Avevamo preso l’impegno – sottolinea l’ex consigliere Michele Rossi – che avremmo rimesso qui una copia, un luogo dove dagli anni 60 si trovava la statua e quindi è stato coinvolto il liceo artistico, sono state coinvolte diverse associazioni e oggi siamo arrivati alla collocazione di questa opera, che è una copia, che però rende giustizia alla vecchia collocazione. È tale e quale e oggi è una giornata importante per chi come me crede in questi simboli, in questi valori, che sono valori identitari”.
“Siamo partiti due anni fa con questo progetto che era anche complicato dal punto di vista tecnico per ragazzi di 15 anni – afferma il professor Marco Diamanti – abbiamo fatto uno sforzo tecnico e organizzativo e siamo riusciti a tirare fuori una copia esatta del vecchio Thyrus realizzata con un materiale diverso e particolare, un materiale composito che mischia resina e polvere di marmo, speriamo che riesca a resistere alle intemperie e agli atti vandalici. La conoscenza delle nostre icone – aggiunge il professor Diamanti – spero serva a far nascere nei ragazzi il senso di appartenenza alla città e che la città riscopra e si innamori dei propri simboli”.
L’opera è stata realizzata dai ragazzi della 2^B del Liceo Metelli che ora però fanno il quarto “e non hanno mai abbandonato l’idea di vederlo posizionato”.
“Il progetto del Thyrus – sottolinea Alessandra Pernazza, presidente dell’associazione Noità – nasce da una collaborazione di Noità con il comune di Terni e il Liceo Artistico Metelli. È un patto che è stato sottoscritto da Noità con il comune nel 2017, nel corso degli anni abbiamo fatto molte iniziative, e quando ci è stato proposto di realizzare il Thyrus l’abbiamo accolta molto favorevolmente. L’obiettivo di questa iniziativa ha un aspetto molto importante per la città dal punto di vista culturale e la nostra associazione si occupa di promozione culturale e sociale quindi la ricollocazione della copia del Thyrus rientra benissimo nei nostri intenti. Mantenere viva la memoria storica della città verso le nuove generazioni e l’aspetto bellissimo di questa esperienza è stato quello di coinvolgere gli studenti”.
La presidente Pernazza ha poi annunciato che in primavera sarà organizzata una visita guidata con un esperto in cui verrà spiegato perché il Thyrus è legato alla città di Terni.