Ci sono anche le mattonelle che combattono l’inquinamento e il comune di Terni ha deciso di utilizzarle in via Cesare Beccaria, nel centro della città.
Sono gli obbiettivi che si ripropone l’amministrazione comunale: la pavimentazione nuova nei marciapiedi ormai quasi impercorribili e la diminuzione dell’inquinamento, purificando l’aria. Obiettivi da raggiungere con i nuovi interventi iniziati proprio nei giorni scorsi in via Beccaria, ma che proseguiranno presto anche in altre zone della città.
“Il primo tratto interessato è proprio il marciapiede di via Beccaria, lato ex Palazzo Sanità, dove erano evidenti distacchi di notevole entità della vecchia pavimentazione in mattonelle in asfalto pressato.
“L’idea – conferma l’assessore Benedetta Salvati – è quella di sostituire progressivamente questa tipologia di pavimentazione nell’intero centro. Si tratta infatti di una pavimentazione non più compatibile con il contesto urbano attuale e certamente non più conciliabile con la visione generale di riqualificazione cittadina e dell’arredo urbano. Oltre alla questione estetica e a quella della sicurezza dei pedoni, considerati i nuovi prodotti offerti dal mercato, abbiamo voluto provare a far qualcosa anche per l’ambiente: per le nuove pavimentazioni abbiamo quindi scelto lastre prefabbricate di cemento con una particolare finitura superficiale che richiama la pietra naturale”.
L’utilizzo di lastre in cemento al posto della pietra consente, in primo luogo, una semplice sostituzione della pavimentazione esistente evitando la demolizione del sottofondo e quindi una drastica riduzione dei costi.
“Inoltre – spiega ancora l’assessore Salvati – nella miscela di cemento di queste mattonelle che abbiamo applicato e che applicheremo c’è un innovativo additivo che sfrutta il fenomeno della fotocatalisi per l’abbattimento delle sostanze inquinanti. Le lastre che vengono utilizzate, infatti, sono fabbricate con l’aggiunta di diossido di azoto che, reagendo con la luce solare (fotocatalisi) accelera i normali processi di decomposizione degli inquinanti presenti nell’ambiente”.
“Test di laboratorio – conclude l’assessore – hanno verificato che gli effetti sull’ambiente di una superficie di 1000 metri quadrati rivestita con cementi contenenti il particolare additivo fotocatalitico, equivalgono a quelli che si otterrebbero piantando 80 alberi sempreverdi o eliminando l’inquinamento prodotto da 30 veicoli a benzina”.