“Nella Terni di Bandecchi diventa un lusso ottenere un permesso per la ZTL.”
A sostenerlo è il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia.
“Questa è la verità sul nuovo regolamento è per la ZTL” , si legge in una nota nella quale è allegato un prospetto che riepiloga i maggiori aumenti che sono previsti nel nuovo regolamento. “Dal un lato – aggiunge il gruppo di FdI – si apre la ZTL con modalità che saranno definite (nel DUP si parla di turnazione) dall’altra si prevede un incremento che va da un minimo di 40 euro annui a 60 euro.
Per le auto elettriche e ibride il salasso maggiore: dovranno pagare da 200 a 800 euro annui. E a questi aumenti si aggiungono le spese per la pratica e per il bollo che ammontano complessivamente a 52 euro.
E a fronte di questi aumenti i residenti e chi svolge una attività in centro non potrà neppure godere di una maggiore tranquillità o di un minore inquinamento perché l’apertura annunciata e realizzata in fase sperimentale durante il periodo natalizio porterà più macchine in centro con i riflessi in termini di inquinamento e di rumore.
E da tutti questi aumenti non ci si aspetta neppure un maggiore introito, semplicemente la riduzione delle entrate frutto del minore numero di permessi sarà compensata dagli aumenti delle tariffe. Questo è chiaramente indicato nella delibera di Giunta. Pagheranno meno persone ma pagheranno di più”.
“Il Sindaco – conclude il gruppo di FdI – chiede ai proprietari di immobili commerciali in centro di ridurre gli affitti, ma lui aumenta le tariffe. Evidentemente sono solo i cittadini che devono fare dei sacrifici.
Abbiamo proposto di sospendere l’adozione del nuovo regolamento, di ponderare meglio anche con un confronto con gli stakholder, ma la maggioranza non ha accolto le nostre proposte”.
Sempre sulla ZTL l’intervento del capogruppo Pd in consiglio comunale Francesco Filipponi
“Nell’ambito della proposta di modifica, per la regolamentazione della zona a traffico limitato, abbiamo sottolineato gli aspetti positivi legati all’ampliamento dell’area pedonale, della zona 30, e della riduzione dei permessi – scrive Filipponi – al contempo però abbiamo espresso lo sdegno per l’aumento delle tariffe, in alcuni casi anche del 40%, sui permessi e sulla riduzione della validità degli stessi. Abbiamo presentato due emendamenti alla delibera, di cui uno respinto con nostro stupore sulla riduzione a 40 euro anziché 60 sul costo del permesso per i delivery ed uno accolto sull’aggiunta di ulteriore permesso per le agenzie di onoranze funebri che svolgono un servizio pubblico essenziale. Il nostro voto all’atto è stato contrario, poiché la razionalizzazione proposta non può pesare solo ed esclusivamente sui cittadini. In sede di bilancio di previsione, avanzeremo nuove proposte in particolare per una maggiore vivibilità del centro cittadino”.