“Non voglio creare falsi allarmismi, non voglio assumere il ruolo di una novella Cassandra ma la paura che provo è troppo forte: il mio timore è che le forti scosse che hanno devastato le vette della cresta del Redentore (Monti Sibillini, n.d.r.) , a cima del Pizzo del Diavolo è completamente distrutta e la sua altezza è sicuramente calata di qualche metro, sulla Cima del Lago ci sono spaccature larghe più un metro, Punta di Prato Pulito idem, così come il Pizzo di Palazzo Borghese e così via: meglio fermarsi con questo “bollettino di guerra”… abbiano modificato il sistema di falde acquifere posizionate sotto il lago.
Non sono un geologo, sono solo un Ingegnere appassionato di alpinismo, qualcuno più competente ed afferrato in materia di me dovrebbe salire e sincerarsi di quanto sta avvenendo: di solito in questo periodo dell’anno il lago inizia ad aprirsi e le sue acque cristalline iniziano a farsi largo tra il gelo, cosa che quest’anno reputo abbastanza remota visto che gli invasi sono praticamente asciutti…Spero con tutto il cuore di sbagliarmi, spero che il lago, come ogni anno, cresca di livello e si ripopoli di centinaia di migliaia di “Chirocefali del Marchesoni”…
Lo scrive con un lungo post sul profilo Facebook, “Avventure di montagna”, un’escursionista, che ha pubblicato anche alcune foto.
Si teme, perciò , che il terremoto abbia cambiato la natura dei luoghi, ma gli esperti invitano alla cautela.
“Saliremo in quota assieme a un idrogeologo e agli esperti dell’Istituto superiore per la protezione ambientale, e saremo in grado di esprimerci”, ha dichiarato all’ANSA, Alessandro Rossetti, funzionario e tecnico dell”Ente Parco dei Sibillini. “Nell’ultimo sopralluogo – ha aggiunto – il 22 novembre scorso, la zona venne sorvolata con un elicottero e non riscontrammo alcuna anomalia, l’acqua era regolarmente presente nei due invasi”. Rossetti spiega anche che “il lago di Pilato, per sue caratteristiche naturali, è molto variabile; già in altri anni, malgrado copiose nevicate, di questi tempi presentava un livello delle acque molto basso e questo ci deve indurre alla massima cautela: affrettare conclusioni allarmistiche in questo momento sarebbe sbagliato”.
Cautela viene manifestata anche dal direttore del Parco dei Sibillini, Carlo Bifulco, il quale precisa che “il monitoraggio delle zone naturalistiche sta cominciando solamente in questi giorni, mentre fino ad oggi abbiamo prestato la massima attenzione alle tante problematiche che l’emergenza post sisma ci ha messo di fronte, a partire dall’individuazione dei luoghi dove realizzare le casette. Ma adesso ci prenderemo cura anche degli aspetti ambientali a partire dal lago di Pilato, dove saliremo tra breve”, conclude Bifulco.