“Sono arrivato ad Amatrice il giorno del terremoto, il 24 agosto, più o meno alle 14,30; ho dovuto lasciare la macchina anche lontano, ho camminato per circa 5 km. a piedi prima di arrivare al Paese”. La giornata del volontario, David De Ciantis, 31 anni, ternano, inzia così. “Non ce la facevo a stare a casa, a non fare nulla , volevo rendermi utile, mi sono detto che dovevo aiutarli, scrivere soltanto su Facebook o su Twitter è inutile, così sono partito, da solo, con la macchina”.
Arrivato ad Amatrice si è reso subito utile:”ho visto un gruppetto di persone con le casacche e mi sono aggregato; erano altri volontari, di Perugia, di Ascoli Piceno, e la prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di caricare , a mani nude, dei massi su una ruspa; questo è stato il mio primo contatto con le macerie; tutto intorno era distrutto, un cumulo di macerie, uno spettacolo mai visto”. C’è stato anche il tempo di rilasciare una breve dichiarazione all’inviato del TG5, Paolo Di Lorenzo, trasmessa nell’edizione delle ore 20, del 24 agosto.
Ha dormito in tenda e, ieri, invece, il suo compito, e quello di altri, è stato quello di distribuire viveri e acqua agli sfollati. “Ho cercato di parlare con le persone, di rincuorarle e, se possibile, anche di farle sorridere e ci sono anche riuscito con una signora di una certa età alla quale ho promesso che , quando le cose si saranno sistemate, la andrò a trovare per mangiare l’amatriciana; la sua casa era distrutta, non aveva più nulla però era sopravvissuta”.
Ieri sera David è tornato a Terni, a casa, per cambiarsi e prendere un po’ di soldi e questa mattina è di nuovo ad Amatrice: “bisogna aiutarli, non possiamo lasciarli soli”.