Chiusura con tutti i leader nazionali del centrodestra a Perugia per Donatella Tesei, candidata del centrodestra per la presidenza della regione Umbria.
Domani pomeriggio la Tesei chiuderà a Terni insieme a tanti presidenti di regione del centrodestra, da Zaia (Veneto) e Fedriga (Friuli), da Acquaroli (Marche) a Marsilio (Abruzzo) , a Rocca (Lazio).
Per Donatella Tesei “è arrivata, trapassata, l’ora di dire e di far capire a tutti che se c’è qualcuno che ha distrutto la sanità umbra sono quei 50 anni
prima di noi. Cinque anni fa – ha detto la Tesei – abbiamo scritto una bella pagina per questa regione e ho avuto il consenso perché l’Umbria aveva bisogno di cambiare. Era ferma, in ginocchio, colpita al cuore da vicende che hanno mostrato in tutta la sua importanza un sistema che noi volevamo cambiare e abbiamo cambiato. C’erano le macerie del terremoto del 2016 perché non si era cominciata per niente la ricostruzione mentre oggi ha visto una accelerazione straordinaria”.
La presidente si è poi soffermata sulla sanità, tema sul quale si è incentrata la campagna del centrosinistra. “Quando si va a urlare sotto agli ospedali che sono luoghi di cura e dove c’è la sofferenza significa non avere rispetto per nessuno. Non sia ha rispetto nemmeno – ha aggiunto – per chi lavora in sanità ai quali hanno detto di voler portare solidarietà. Chi parla di buona politica parla dei suoi progetti e non strappa i programmi elettorali degli avversari. La nostra sanità regionale è per il 98% pubblica”.
La Tesei ha comunque spiegato di “avere la consapevolezza che la sanità sarà la priorità dei prossimi cinque anni. Abbiamo rimesso in moto la regione e la sua economia. Abbiamo visto un rilancio straordinario della regione – ha detto ancora – e l’abbiamo vista correre. Un rilancio straordinario. Perché se non c’è l’economia non c’è futuro per i nostri giovani”.
Ha poi ricordato la legge sulla famiglia “con 30 milioni di euro stabili, cose vere e concrete”.
“Da 20-30 anni – ha sottolineato ancora – questa regione è stata tenuta chiusa da un sistema infrastrutturale inesistente e abbiamo lavorato su questo. Oggi abbiamo cantieri aperti e la regione sta uscendo dall’isolamento al quale l’ha condannata la sinistra che oggi continua a dire no a tutto. Se il progetto per l’Umbria è andare sulle mulattiere con il somaro noi non ci stiamo”.
Insieme alla Tesei, come detto, tutti i leader nazionali del centrodestra, dal presidente del consiglio Giorgia Meloni, al ministro Matteo Salvini, al ministro Antonio Tajani, a Maurizio Lupi e al sindaco di Terni Stefano Bandecchi.
La presidente del consiglio Meloni ha detto che “la sinistra è forte nei Talk Show poi al mercato scopri che è forte il centrodestra. Risponderemo con i risultati al loro odio e alle loro cattiverie. La mia pazienza e la mia resistenza non hanno limiti. Noi – ha aggiunto – siamo qua compatti e a testa alta, e fieri, in mezzo alla gente, dopo cinque anni di governo regionale e due anni di governo nazionale. E non strapperemmo il loro programma anche ne avessero uno”.