Timida crescita in Umbria del tessuto imprenditoriale regionale. L’anno 2021 si è chiuso portando via con sé oltre 3mila aziende (3.689).
A livello nazionale l’Umbria è tra le regioni cresciute di meno per numero di imprese registrate. Nel 2021 infatti il tasso di crescita è inchiodato molto al di sotto dell’1% (0,66%), alle spalle della nostra regione si registrano solo altre 3 regioni: il Friuli Venezia Giulia (0,65%) Marche (0,50%) e il Molise (0,42%).
Tra le due province le maggiori difficoltà si registrano nel capoluogo che tra gennaio e dicembre 2021 cresce dello 0,4%, mentre Terni triplica il tasso di crescita rispetto al 2020 (+1,3%).
Positivo tuttavia a livello regionale il saldo tra chi ha aperto un’impresa e chi ha dovuto cessare l’attività. Al IV trimestre 2021 infatti le iscrizioni al Registro Imprese della Camera di Commercio dell’Umbria sono state 4.310 a fronte di 3.689 cessazioni, saldo pertanto positivo per 621 nuove imprese.
E’ quanto emerge dal Registro delle Imprese della Camera di Commercio dell’Umbria, l’anagrafe ufficiale delle imprese registrate in regione.
Al 31 dicembre 2021 le imprese registrate risultano 94.674, di cui 72.428 in provincia di Perugia, le restanti 22.246 operano a Terni.
Tra i settori economici il commercio registra da solo quasi un terzo di tutte le chiusure, 1.016 su 3.689 totali. Segue il settore primario con 625 chiusure d’impresa a fonte di 480 iscrizioni. Soffrono anche le costruzioni che chiudono il 2021 con una saldo lievemente positivo, 560 nuove aziende e 538 chiusure.
La manifattura in Umbria perde tra gennaio e dicembre dello scorso anno ben 314 imprese e chiude con un saldo negativo di 115 aziende.
“Il 2020 con l’esplosione della pandemia e il lockdown che ha messo in congelatore intere filiere produttive con conseguenze ancora evidenti nel 2021, hanno posto criticità mai vissute prima dalle imprese, ma la demografia d’impresa che misura la mortalità delle aziende non ha segnato in Umbria la debacle che ci si sarebbe aspettati – riflette il Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni – il tasso di crescita complessivo è cresciuto nel 2021 passando dallo 0,1% dell’anno della pandemia allo 0,6% del 2021, anche le cessazioni hanno fatto segnare un calo. Possiamo dire che la forza del Covid ha piegato ma non non ha spezzato il nostro tessuto produttivo”.
Si conferma per quanto riguarda le forme giuridiche la crescita delle società di capitali anche per il 2021. Sono infatti 1.291 le iscrizioni e 535 le cessazioni. A livello percentuale l’Umbria chiude con un buon +3,1%, che sfiora la media nazionale del 3,6%.
Bilancio con il segno meno invece sia per le aziende iscritte come società di persone che per le ditte individuali. Al 31 dicembre 2021 sono 18.730 le società di persone in Umbria, risultato di un saldo fortemente negativo tra 307 iscrizioni di nuove aziende e 480 che hanno cessato l’attività (-0,9% rispetto all’anno 2020).
Si segnala in provincia di Terni bilancio nero in particolare per le società di persone. Per questa tipologia d’impresa infatti le chiusure sono state più del doppio delle aperture (62 iscrizioni e 116 chiusure).
Le ditte individuali (48.125 su base regionale) hanno chiuso con una saldo negativo ma decisamente più contenuto rispetto al 2020. Sono state infatti 2.583 le aperture a fronte di 2.605 chiusure (-22 aziende su base regionale).