Un raid epico, un percorso mozzafiato, la grande tradizione italiana delle granfondo su strada che torna ad essere realtà: tutto questo è l’Autogiro d’Italia.
Un suggestivo appuntamento all’interno del panorama degli Historical Challenges, un evento per pochi, soltanto cento gli equipaggi ammessi, fatto di tecnica e fatica che si ispira a quelle gare che ci sono state tramandate in bianco e nero, raccontate dai cronisti in grado di esaltare e spingere al traguardo piloti fatti eroi, in cerca di emozioni uniche e di quella gloria che soltanto delle sfide impegnative ed epiche come quelle sapevano dare, capaci in fine di scrivere la storia di uno sport meraviglioso.
E sono proprio quelle emozioni, quelle sensazioni uniche, in una sola parola quei sogni, che l’Autogiro d’Italia vuole far rivivere a chi raccoglierà questa sfida.
L’Autogiro d’Italia prenderà il via il 26 maggio 2019 da Roma per farvi ritorno il 1 giugno dopo che gli equipaggi avranno percorso circa 1500 chilometri suddivisi in sei tappe.
Dalla capitale ci si sposterà a Roccaraso per poi proseguire alla volta di Montesilvano Marina, Terni ed ancora Roma, condividendo il percorso con il Motogiro d’Italia, manifestazione internazionale giunta alla sua 28° edizione; stesso tracciato quindi ma con partenze distinte che vedranno le moto avviarsi per prime seguite poi dagli equipaggi a bordo delle automobili.
Ciò che unirà invece le due manifestazioni sarà la presenza di una Exposition Area e di un Paddock all’arrivo di ogni tappa; una grande opportunità, un museo a cielo aperto fruibile ai tanti appassionati che potranno cosi ammirare moto ed auto d’epoca oltre che assistere ad eventi vari.
L’Autogiro d’Italia è organizzato con il patrocinio del CSI, Centro Sportivo Italiano, ente di promozione riconosciuto dal CONI; un ritorno al passato per chi, già negli anni ’50, aveva legato il suo nome alle gesta di piloti del calibro di Taruffi, Ascari, Chinetti e Villoresi impegnati nella Carrera Panamericana a bordo delle splendide Ferrari 212 Inter carrozzate Vignale.
“Un’iniziativa molto importante, perché sa unire competizione e relazioni, che mette insieme le famiglie, che valorizza il territorio, che promuove la cultura e i valori dello sport. – Ha dichiarato Vittorio Bosio, Presidente del CSI -. Per il Centro Sportivo Italiano, nell’anno in cui celebriamo il 75esimo anno di vita è un ritorno alle radici, quando l’associazione aveva fior di attività motociclistiche ed automobilistiche ed al tempo stesso l’impegno ad essere vicini agli appassionati di questi sport.”
Non soltanto questo perché l’Autogiro d’Italia avrà come main sponsor la Confartigianato; una partnership importantissima destinata a dare il via ad una serie di iniziative volte a valorizzare e creare delle sinergie tra il mondo delle auto storiche e quello dell’autoriparazione e dell’artigianato appunto.
Le iscrizioni all’Autogiro d’Italia sono già aperte e le automobili saranno suddivise in sei differenti categorie: Heritage, Historic, Vintage, Classic, Supercar e Turistica; possibilità per i partecipanti di iscriversi non solo come singoli piloti ma anche come equipaggio, come passeggeri e prevedendo una propria assistenza.