E’ stato firmato l’accordo tra le parti per la ripartenza del sito produttivo di Terni della Treofan. Lo ha annunciato questa mattina il ministero dello Sviluppo economico.
L’ accordo prevede la sospensione dello sciopero dei lavoratori e il contemporaneo impegno dell’azienda “a ristabilire normali relazioni industriali e sindacali”.
L’azienda – riferisce il Mise – si è inoltre impegnata a ripartire “da subito” con la pianificazione della produzione per i prossimi mesi, “al fine di riconquistare la fiducia dei clienti e consentire il rilancio dello stabilimento di Terni”.
L’ intesa è stata raggiunta dopo tre giorni di confronto (cominciati venerdì al Mise in videoconferenza) in cui il Ministero, si legge in un suo comunicato, ha “lavorato sinergicamente con azienda, sindacati e istituzioni locali”.
Le parti hanno anche concordato che a partire da oggi, Treofan avvierà il ricorso alla cassa integrazione Covid e si mobiliterà per anticipare il pagamento del trattamento economico. In merito all’ammortizzatore, sarà consentito ai lavoratori che ne faranno richiesta – riferisce sempre il ministero – di godere prioritariamente delle ferie maturate e che saranno attuate modalità di rotazione.
In aggiunta, l’azienda si è impegnata ad incontrare la Regione per approfondire eventuali opportunità connesse con i piani di sviluppo, con il Polo industriale di Terni e con l’ area di crisi complessa.
“L’obiettivo del tavolo era chiaramente riportare il lavoro nello stabilimento di Treofan e il raggiungimento di questo accordo, ha sottolineato la Sottosegretaria allo Svilippo economico con deleghe anche alle crisi d’ impresa Alessandra Todde, è un passo importante che da risposte concrete ai lavoratori che da circa un mese sono in sciopero fuori dallo stabilimento. Lo sforzo per raggiungere questa intesa – ha aggiunto – è stato importante. Abbiamo mantenuto il tavolo aperto da venerdì scorso fino alla tarda notte di ieri, in modo che si trovasse una mediazione. Un ringraziamento a tutte le parti coinvolte per il senso di responsabilità dimostrato e per la capacità di confronto. Riconvocherò tutte le parti al tavolo entro la metà di settembre, sia per una verifica sugli accordi presi sia per discutere le prospettive per i mesi successivi”.