“È inaccettabile che ai lavoratori della Treofan, al dodicesimo giorno di sciopero, vengano rivolte intimidazioni e minacce, invece che risposte convincenti sul futuro di un complesso produttivo leader del packaging italiano.”
Lo scrive il cnosigliere regionale del Parttito Democratico, Tommaso Bori, che ieri mattina ha fatto visita ai lavoratori che stanno presidiando i cancelli dello stabilimento”.
“Partecipando al presidio organizzato dai lavoratori dell’azienda ternana – ha aggiunto Bori – ho voluto portare personalmente la solidarietà del gruppo che rappresento in Consiglio Regionale,oltre che per rinnovare la vicinanza e il sostegno alle ragioni della loro battaglia, in un momento così delicato.
Quella della Treofan è una vertenza che rischia di precipitare per le scelte di un’azienda che ignora le ragioni dei lavoratori e le prese di posizioni di un intero territorio, tanto da non aver tenuto in minima considerazione neppure l’appello unanime che gli è stato rivolto dalle istituzioni regionali, affinché venisse salvaguardata l’occupazione e la continuità produttiva.
Il mio auspicio è che il Governo, dopo aver accolto la proposta dell’apertura di un tavolo nazionale, così come richiesto dai sindacati, intervenga con nettezza a tutela dell’impresa e del suo futuro, che è parte integrante e imprescindibile del Polo Chimico ternano.
Spetta ora alla Giunta – conclude Bori – farsi carico di questa grande aspettativa, creando le condizioni affinché si giunga a quell’appuntamento con le dovute garanzie di chiarezza, circa la reale volontà dalla multinazionale indiana Jindal, di chiudere questa esperienza e avviare un percorso di vendita dello stabilimento”.