Nella tarda serata di ieri martedì 24 settembre le segreterie territoriali di FIM-FIOM-UILM-FISMIC-UGL e le relative RSU del Tubificio di Terni Arvedi-AST hanno raggiunto una ipotesi d’accordo sul piano di riorganizzazione dello stabilimento.
Lo rendono noto le stesse organizzazioni sindacali.
“Siamo rimasti sulla valutazione di una nuova e ulteriore riorganizzazione e non di rilancio come proposto dall’azienda.
Nel ciclo di assemblee terminate oggi i lavoratori e le lavoratrici condividendo l’impostazione delle organizzazioni sindacali, con responsabilità e consapevolezza, pur mantenendo perplessità sul piano in termini di tenuta occupazionale, produttiva ed economica, nonché sul contesto generale di crisi dell’automotive hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali di sciogliere positivamente la riserva.
Chiaro è che mensilmente le Organizzazioni Sindacali si adopereranno per verificare gli indicatori essenziali per la tenuta del piano.
Ora si è certificato che i destini del Tubificio di Terni sono legati a quelli più generali di Acciai Speciali Terni, per questo oggi abbiamo un argomento in più per chiedere rapidità e chiarezza aa Azienda, Governo e istituzioni locali affinché si concretizzi i totali degli investimenti dichiarati per garantire gli attuali livelli occupazionali del gruppo e dei terzi”.
19 erano gli esuberi previsti, saranno di meno.