Il sindaco di Orvieto Roberta Tardani e l’assessore al turismo del comune di Terni Michela Bordoni hanno di recente presentato un progetto volto a valorizzare le risorse delle due città che sono accomunate dall’elemento acqua; per Terni la Cascata delle Marmore e per Orvieto il Pozzo di San Patrizio. Questi due elementi attrattivi possono diventare un tratto di unione e consolidare il rapporto già esistente, anche attraverso la costruzione di percorsi esperienziali.
L’accordo era già stato lanciato nell’ultima fiera del turismo TTG di Rimini e prevede che chi si presenterà al Pozzo di San Patrizio con il biglietto della Cascata delle Marmore potrà usufruire dell’ingresso a prezzo ridotto (attualmente 3,50 euro anziché 5) e viceversa chi si recherà alla Cascata con il biglietto del Pozzo pagherà l’ingresso a prezzo ridotto (8 euro anziché 12).
“Si è pensato di proporre un biglietto integrato – ha detto l’assessore Michela Bordoni – una scontistica reciproca che possa permettere ai visitatori di accedere ad entrambe le principali bellezze della provincia con un unico biglietto di ingresso. Questo non significa che il turista debba necessariamente spostarsi tra una città e l’altra nell’arco della stessa giornata. Il biglietto rimane aperto anche per favorire il ritorno e il pernottamento”.
“Avevamo iniziato a lavorare a questa intesa con la Giunta Latini – ha aggiunto il sindaco Tardani – e oggi, grazie all’amministrazione Bandecchi e all’assessore Bordoni siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo. Si tratta di un accordo di collaborazione importante tra due straordinarie eccellenze del nostro territorio e fa scoprire legami pieni di significati tra due città apparentemente distanti che prima d’ora non hanno mai dialogato fino in fondo. Il Pozzo di San Patrizio e la Cascata delle Marmore rappresentano due simboli unici della storia, dell’ingegneria e della bellezza naturale dell’Umbria e testimoniano la capacità dell’uomo di plasmare il territorio sfruttandone le risorse nel rispetto della bellezza e sfruttandone le risorse. Il Pozzo di San Patrizio incarna il genio architettonico rinascimentale, la Cascata rappresenta l’armonia tra natura e l’intervento umano. L’acqua, elemento centrale di entrambi i siti, ha poi un significato storico e simbolico profondo. Nel Pozzo rappresentava la sopravvivenza in un contesto di emergenza, nella Cascata è simbolo di trasformazione. Entrambi i siti testimoniano come in quel periodo storico l’arte e la tecnica fossero intrecciate nella ricerca dell’equilibrio tra utilità e bellezza. Collegare i due siti – ha detto ancora il sindaco – consente di offrire ai visitatori un’esperienza integrata e creare itinerari che raccontano storie complementari, valorizzando la diversità dell’Umbria attraverso una narrazione ricca e unica. I turisti possono immergersi nel passato e nel paesaggio naturale trasformato dall’uomo, vivendo un’esperienza completa che lega cultura, ingegneria e natura. Entrambi i luoghi offrono inoltre opportunità educative: il Pozzo come esempio di architettura e urbanistica, la Cascata come modello di gestione delle risorse idriche nei secoli. Promuovere congiuntamente il Pozzo di San Patrizio e la Cascata delle Marmore, dunque, non è solo una strategia turistica, ma anche un messaggio culturale.
“Questo progetto è nella sua fase sperimentale e quindi potrà di certo subire degli aggiustamenti suggeriti dal suo realizzarsi. Saranno coinvolte anche le scuole – ha precisato l’assessore Bordoni – che già in primavera vengono numerose a visitare la Cascata e la città di Orvieto con il suo Duomo e il Pozzo, con iniziative culturali e di conoscenza del territorio”.