All’Archivio di Stato di Terni non si aspettavano tante presenze per l’incontro di studio sul paesaggio del territorio ternano e della Cascata delle Marmore. Tanti ternani che non sono potuti entrare a Palazzo Mazzancolli, tanti ternani che hanno affollato la Sala Gisa Giani, i corridoi e le scale. Forse i promotori hanno pensato che non sarebbero stati in molti ad interessarsi della “Giornata Nazionale del Paesaggio”, della riflessione sulla cultura del paesaggio, sulla la conoscenza del suo significato identitario e sulla consapevolezza del suo valore. Ma non avevano fatto i conti con il disegno di Leonardo da Vinci, datato 5 agosto 1473, conservato nel Gabinetto Disegni e Stampe della Galleria degli Uffizi di Firenze, in cui è rappresentato un paesaggio nel quale lo storico dell’arte Luca Tomio ha riconosciuto la Cascata delle Marmore ed il castello di Papigno, che risulterebbe la più antica iconografia della Cascata e dei dintorni di Terni e tanto meno con il critico d’arte e saggista Vittorio Sgarbi. Quindi un successo di pubblico che ha creato malcontento fra chi c’era e chi non ha potuto esserci. L’arrivo di Sgarbi, con un congruo ritardo rispetto all’orario previsto, ha poi fatto tornare il sereno fra i presenti, specialmente quando parlando della polemica in atto in merito al Teatro Verdi ha affermato che “qualsiasi attacco ad un edificio storico è un atto criminale e nazista e chi lo tocca deve essere arrestato”, proseguendo con altre invettive.
Le interviste aVittorio Sgarbi critico d’arte e saggista e Luca Tomio storico dell’arte