“La sicurezza del personale sanitario, in Umbria, è ormai un’emergenza e l’ennesima aggressione, avvenuta giovedì sera al Pronto soccorso dell’ospedale di Terni, testimonia il livello di allarme”.
A scriverlo in una nota è la Uil FpL.
“Questa situazione – aggiunge il sindacato – mette in evidenza che i Pronto soccorso non godono di un adeguato servizio di sicurezza, nel nostro caso addirittura il poliziotto si trova in una zona distante dal pronto soccorso e soltanto per alcune ore al giorno. Se questa volta l’aggressore avesse estratto un coltello e fosse successo qualcosa di irreparabile? Serve personale della Polizia presente h 24 nei locali interni del Pronto Soccorso , a stretto contatto con personale e utenza, oltre a un adeguato piano della sicurezza interna (il DVR). Infine, ma non a discolpa degli aggressori, occorre ricondurre coerentemente questi eventi criminosi, sempre più frequenti, alla ormai insopportabile inadeguatezza del servizio sanitario nazionale. Occorrerà rivedere le priorità di questo paese, che non sono e non possono essere le armi o le guerre persino combattute per squallidi interessi che non sono di casa nostra. In tutto ciò il personale sanitario fa letteralmente miracoli, sotto organico, in taluni casi sottopagato, persino preso in giro. Ricordiamo le sviolinate in occasione della pandemia, alle quali non ha fatto seguito un bel nulla di efficace”.
Ha preso posizione anche il sindacato FIALS secondo cui “la sicurezza degli operatori sanitari è una priorità assoluta e non può essere compromessa. È inaccettabile che il personale medico e infermieristico sia esposto a situazioni di violenza sul luogo di lavoro”. “Chiediamo quindi – aggiunge la Fials – un intervento deciso e forte da parte delle autorità per garantire la sicurezza di chi dedica la propria vita a prendersi cura degli altri. Un intervento fermo e deciso da parte della prefettura, della regione Umbria e dell’azienda ospedaliera stessa per garantire tutti i lavoratori nello svolgimento della propria professionalità durante il proprio lavoro. La tutela del personale medico e infermieristico è una responsabilità che non può essere trascurata. Chiediamo quindi il massimo impegno di tutti gli enti alla quale la sicurezza fa capo, di attivare tutte le procedure per garantire la sicurezza dei lavoratori, iniziando in primis, dalla apertura di un punto di presidio delle forze dell’ordine H24 nell’azienda”.
Terni, colpisce al volto un’infermiera, arrestato
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