Firmato il nuovo Contratto di Servizio 2023-32 tra Trenitalia (società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS), e Regione Umbria, rappresentata dall’Agenzia Umbria TPL e Mobilità.
All’incontro presso Palazzo Donini a Perugia sono intervenuti la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, l’Amministratore Unico di Umbria TPL, Marina Balsamo, e l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia, Luigi Corradi. Presenti anche Enrico Melasecche, Assessore Regionale infrastrutture, trasporti e opere pubbliche della Regione Umbria, Maria Annunziata Giaconia, Direttore Business Regionale e Sviluppo Intermodale Trenitalia, e Amelia Italiano, Direttore Regionale Umbria di Trenitalia.
Il valore economico complessivo del contratto, che definisce le caratteristiche principali dell’offerta ferroviaria regionale, è pari a 899,3 milioni di euro. Il contratto punta ad incrementare la qualità dei servizi destinati ai pendolari nell’ottica di una sempre maggiore integrazione dei servizi tra ferro e gomma.
Tra i pilastri del contratto ci sono il rinnovo dell’85% della flotta e l’ampliamento dell’affidamento ai servizi sulla rete regionale Terni – Sansepolcro (ex Ferrovia Centrale Umbra). I miglioramenti attesi dalla gestione diretta da Trenitalia, su questa tratta, sono molteplici: maggior comfort di viaggio e sostenibilità ambientale con i Minuetto elettrici (4 della Regione e 5 di Trenitalia) che saranno oggetto di restyling e revamping tecnologico, in sostituzione degli attuali mezzi diesel che hanno una vetustà di oltre 30 anni; lo sviluppo dell’intermodalità garantirà una rete di servizi più accessibili su scala regionale e sovraregionale e l’incremento progressivo dei treni chilometro a partire dal 2024.
“Prosegue il lavoro di Trenitalia sul trasporto regionale. La firma del nuovo contratto di servizio con la Regione Umbria consolida quanto abbiamo realizzato finora sul territorio e contribuisce, in modo significativo, a migliorare la qualità e l’efficienza dei nostri servizi. Dal 2018 Trenitalia investe nel rinnovo del trasporto regionale più di 1 miliardo di euro all’anno con un piano che andrà avanti fino al 2026 e che contribuirà a portare sui nostri binari treni di ultima generazione, più confortevoli e che consumano meno. Con il nuovo contratto sarà praticamente dimezzata l’età media dei treni che circoleranno nella regione e contribuiremo anche allo sviluppo del trasporto intermodale grazie ai nostri link che, in connessione con i treni regionali, completano l’offerta a beneficio dei viaggiatori e del territorio” ha dichiarato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia, Luigi Corradi.
Gli investimenti totali ammontano a 285,7 mln di euro, di cui 234,8 a carico di Trenitalia e 50,9 della Regione Umbria. Parte di questi – 172,8 mln – sono dedicati all’acquisto di 13 nuovi treni di ultima generazione (1 POP e 12 POP 200 che possono viaggiare fino a 200 km/h). I nuovi mezzi contribuiranno ad abbassare l’età media della flotta in circolazione in Umbria, che passerà dagli attuali 30 anni ai 16 nel 2027. Gli ulteriori investimenti saranno dedicati alla manutenzione ciclica dei treni (82,1 milioni), allo sviluppo di nuove tecnologie (12 milioni), al revamping tecnologico, informatico e al restyling della flotta già esistente (oltre 16 milioni).
Il nuovo Contratto prevede un incremento dei servizi a partire dal secondo semestre 2024: 120 treni al giorno per 4,2 milioni di treni chilometro l’anno, a cui si aggiungono circa 0,8 milioni di bus chilometro. Numeri destinati a crescere progressivamente nel 2026 e nel 2028, che permetteranno di effettuare a regime 4,56 milioni di treni chilometro.
La scelta della Regione Umbria di unificare l’affidamento di tutto il servizio ferroviario d’interesse regionale a Trenitalia è frutto anche del miglioramento degli standard qualitativi dell’offerta. Dal 2018 al 2023 il gradimento dei passeggeri è aumentato per tutti gli indicatori di viaggio: l’11,6 % per la puntualità, l’8,5 % per la pulizia e il 7,5% per comfort di viaggio. La soddisfazione complessiva del viaggio, inoltre, è aumentata di 7,2 punti percentuali passando dal 88,9 % del 2018 al 96,1% del 2023.