L’edizione 0 di Umbria Jazz Spring a Terni, con un programma allestito in poco tempo, ha ottenuto risultati soddisfacenti ed un riscontro di pubblico importante. Lo ha detto il sindaco Leopoldo Di Girolamo durante la conferenza stampa indetta per tracciare un bilancio della manifestazione. Ora si lavora per l’edizione numero uno, perché nelle intenzioni degli organizzatori il jazz a Terni deve diventare un appuntamento stabile. Quindi le date del 2018: dal 27 al 30 aprile. Il 30 aprile, tra l’altro, ha affermato il direttore artistico Carlo Pagnotta, è l’international jazz day, istituita nel 2012 dall’Unesco per riconoscere al jazz lo status di forma d’arte degna di una giornata di celebrazione che si festeggia contemporaneamente in quasi 200 paesi, quindi una ricorrenza importante che coincide con la tradizionale sfilata del Cantamaggio ternano. “Ci metteremo d’accordo con i maggiaioli, ha detto Pagnotta, magari potremmo fare qualcosa insieme”. Inoltre ci potrebbe essere un prolungamento di Umbria Jazz Spring al 1′ maggio con un grande musicista. Si profila, insomma un’edizione jazzistica di tutto rispetto per Terni e c’è tempo per lavorarci un anno, ha sottolineato il direttore artistico che ha poi lanciato la proposta di istituire una borsa di studio intitolata ad Alberto Provantini, colui che ebbe la felice intuizione e tenne a battesimo la prima edizione di Umbria Jazz il 23 agosto 1973 a Villalago di Piediluco.
Il vicepresidente della Regione con delega al Turismo Fabio Paparelli ha evidenziato che “è stata rimarginata una ferita aperta, Umbria Jazz è nata a Terni e non poteva rimanere lontana da Terni. Umbria Jazz costituisce un richiamo turistico ma è anche importante nella promozione, con un effetto che dura per tutto l’anno. Terni, ha concluso, torna in un grande circuito internazionale che darà frutti concreti.