Operatori sanitari dell’Umbria mobilitati oggi per chiedere alla Usl Umbria1 e alla Usl Umbria2 il rispetto degli accordi sottoscritti nelle settimane scorse.
Due presidi si sono tenuti a Perugia e a Terni. A Terni sotto la sede della Usl Umbria2 in viale Bramante.
“Gli operatori sanitari italiani sono i meno pagati d’Europa – ha detto Giorgio Lucci, segretario provinciale della Funzionale Pubblica Cgil – togliere queste indennità, in questo momento, dopo due anni di rischi, di sacrifici e di disagi per questi lavoratori, crediamo sia una cosa sbagliata e vergognosa”.
“La manifestazione unitaria di quest’oggi nasce per chiedere ai responsabili della Usl1 e della Usl2 il rispetto pieno dell’accordo sottoscritto nelle settimane scorse – ha detto Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Umbria – per garantire a tutti i lavoratori un passaggio di fascia, atteso da anni e ancora più necessario dopo 2 anni di emergenza pandemica, per riconoscere la professionalità e lo sforzo psico-fisico fatto dai lavoratori in questo periodo”.
Se non arriveranno risposte adeguate – è stato detto – le segreterie regionali sono pronte a organizzare ulteriori iniziative di mobilitazione.