3 km di fiaccolata con chi ha deciso di manifestare per la libertà di scelta in campo vaccinale .
Per dire no al decreto Lorenzin, che, secondo gli organizzatori, “rappresenta una delle pagine più buie della sanità italiana”.
“Si vogliono imporre – scrivono Auret, Colors Radio, Il Sentiero di Nicola, Comilva, Corvelva -12 vaccini (numero portato poi a 10 il numero con un emendamento) ai bambini fin dai due mesi di vita, vaccini combinati, senza la possibilità di avere vaccini singoli, né test prevaccinali, né una scelta personalizzata del calendario vaccinale. Si vaccina e basta e chi fa domande, esprime dubbi – come le persone presenti in piazza e quelle collegate in diretta facebook – è da considerare un irresponsabile, qualcuno da perseguire pecuniariamente e a cui togliere magari la responsabilità genitoriale (questioni probabilmente modificate ieri con un emendamento).”
“Ed è proprio perché i genitori si fanno domande che sono responsabili – insistono coloro che sono per la libertà di scelta – cercano infatti di dare risposte a sé stessi e ai propri figli, e allora studiano, si informano, ma non solo su internet – come i detrattori vogliono far credere – si informano seriamente, studiano per il bene dei propri figli e vogliono capire perché e come sia possibile dover sottoporre i figli a una massiccia dose di vaccinazioni senza se e senza ma in mancanza di una o più epidemie. La ministra Lorenzin ha paventato epidemie di vario genere, tutte smentite peraltro dai dati ufficiali del Ministero della Salute e dallo stesso Presidente del Consiglio Gentiloni nella Conferenza stampa del 19 maggio scorso in cui si annunciava per la prima volta il contenuto del dl Lorenzin.”
” Se non ci sono epidemie reali – è scritto nel comunicato degli organizzatori della manifestazione di Assisi – non si può imporre nessun vaccino, questa la voce unica che arriva da tutte le piazze Italiane, perché il principio fondante della medicina è “primo non nuocere” e dato che ormai i dati sulle reazioni avverse da vaccino sono tantissimi, come tante le sentenze del Tribunale che ne riconoscono i danni non si può ignorarli e non si può sottoporre i bambini sani a un trattamento sanitario obbligatorio che è rischioso. Ricordiamo l’intervento alla manifestazione nazionale di Pesaro dell’8 luglio, alla quale, secondo la stima degli organizzatori , hanno partecipato 57.000 persone, del giudice Ferdinando Imposimato – Presidente onorario della cassazione- che si è schierato fortemente accanto a chi si impegna in difesa “del diritto alla salute e della libertà di scelta delle cure, in difesa dei diritti inviolabili dell’uomo minacciati da un inaccettabile decreto sui vaccini obbligatori che lede la libertà di cura di milioni di bambini e ragazzi. Il decreto viola – fra gli altri – l’articolo 32 della Costituzione che stabilisce che nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario, per la corte costituzionale la deroga per legge può avvenire solo esiste uno stato di necessità che oggi non c’è e non può essere inventato da allarmi ingiustificati e notizie false mentre si tace sui pericoli derivanti dall’uso dei vaccini”.
La protesta continua a Roma il 18 luglio e altre manifestazioni nazionali contro il decreto Lorenzin sono previste sempre a Roma per sabato 22 e lunedì 24 luglio.