Nell’occasione della Festa della Repubblica , 2 giugno, la professoressa, scrittrice, Vera Barbini, di Amelia, ci ha inviato una sua poesia “per ricordare quel 2 giugno 1946 in cui hanno votato per la prima volta le nostre madri, le nostre nonne, tante donne che oggi non ci sono più.” La poesia è dedicata “a tutte le donne che votano, alle ragazze e bambine che voteranno un giorno, alle donne che felici di questo diritto ci guardano dal cielo.”
NEL FATIDICO DI’ DI GIUGNO
FESTOSI I NOSTRI CITTADINI
ALLE URNE SI RECANO
PER DECRETARE UN NUOVO
CORSO DEGLI EVENTI.
SPERANZOSO ACCORRE
IL POPOLO ITALIANO,
RISORGERE DOVRÀ
DA UNA GUERRA CHE
SEGNATO HA I DESTINI
DI MOLTE FAMIGLIE.
INVITO IL GRANDE GIORNO
PER UN’ITALIA DEL
CONVIVER CIVILE
CON UNA BUONA LEGGE
CHE FINE SAPPIA PORRE
A SORPRUSI,INTOLLERANZA
E TIRANNIA TRA GLI UOMINI.
NEL CIELO ORMAI ESTIVO
DELL’ANNO DOMINI 1946
BRILLAVANO GLI OCCHI
DEI NOSTRI EROI CADUTI PER LA PATRIA,
SI ACCENDEVA IL SORRISO
TRA LE DONNE PER UN DIRITTO
OR CONCESSO DALLO STATO:
CORRE LA MENTE AL PICCOLO
SEGGIO DEL MIO PAESE
A SCORGERE VA UNA VENTUNENNE
TRA LA FOLLA, L’EMOZIONE MI ASSALE,
MI IMBATTO NEL GIOVANE VOLTO….
É QUELLO DI MIA MADRE
Vera Barbini presenterà ad Amelia, presso la sala Conti Palladini, il 6 giugno, alle ore 17, il suo ultimo lavoro letterario intitolato “Pensieri di vita di una donna”.