Torniamo sulla scialba ed indecorosa prestazione dei rossoverdi ad Ascoli per far chiarezza su uno dei momenti più confusi e convulsi del match ovvero quello della sostituzione al 38′ del primo tempo quando é uscito Montalto per Repossi non senza però di aver fatto prima alcune doverose considerazioni
Premesso che la Ternana di Ascoli sembrava essere una squadra che stesse giocando la penultima o l’ultima partita di campionato con una posizione in classifica di assoluta tranquillità contro una formazione, l’Ascoli che, invece, si giocava la permanenza nel torneo di B.
Crediamo sia l’esatta fotografia di un incontro giocato malissimo dai rossoverdi, incapaci di lottare con l’agonismo necessario che serve in questi incontri, senza un pizzico di amor proprio e senza quella voglia di lottare che, invece, si deve avere in queste circostanze in cui ci si gioca un’intera stagione.
E premesso, poi, che è stata anche una squadra incapace di approfittare della superiorità numerica dopo l’espulsione di Mignanelli: 18 minuti finali in cui una squadra matura, concentrata e vogliosa di portare a casa i tre punti avrebbe dovuto lottare con un altro spirito e non con quello dimesso che ha favorito il ritorno dell’Ascoli che, addirittura in 10 uomini, ha sfiorato il raddoppio con un tiro di Clemenza, di poco fuori e, poi, realizzato il gol della vittoria con Monachello su calcio di rigore.
Dopo tutte queste premesse andare a chiarire quello che è accaduto in occasione della prima sostituzione e come si sarebbe potuto risolvere l’equivoco, l’eventuale malinteso.
E’ il 38′ del primo tempo, il team manager, Emilio Miele, alza il tabellone per la sostituzione che indica il numero del giocatore entrante, il 14, è quello di Repossi, e quello dell’ uscente, il 32 di Montalto, mentre De Canio ha chiamato a sé Finotto, e quindi, non sta osservando quello che accade sulla linea di centrocampo, per dargli delle istruzioni perchè in avanti sarebbe passato a tre. Repossi è posizionato sulla linea bianca, Montalto, incredulo, sta per raggiungere la linea bianca quando se ne accorge De Canio che si mette a correre, raggiunge il luogo del misfatto e spinge Montalto all’interno del terreno di gioco con Repossi che è in attesa, sempre sulla linea bianca, di ulteriori chiarimenti. E’ qui che avviene l’errore perchè bastava segnalare al direttore di gara che il numero sul tabellone era sbagliato e che ad uscire sarebbe stato un altro giocatore. De Canio si gira e si avvia arrabbiatissimo verso la panchina, il team manager resta lì immobile, stordito, e come non esserlo, per quanto accaduto. Repossi entra in campo con Montalto che esce senza che nessuno faccia presente al direttore di gara l’errore commesso nell’esporre il numero 32 anzichè quello di colui che sarebbe dovuto uscire, numero rimasto segreto anche nelle dichiarazioni del dopopartita. Insomma, con un po’ di calma in più si sarebbe potuto rimediare all’errore commesso. Certo, in quei momenti così caotici, complessi si può non avere la lucidità necessaria per portare alla mente i regolamenti e la casistica e agire di conseguenza ma non si può non evidenziare la leggerezza.
Siamo convinti, comunque, che l’uscita di Montalto può aver condizionato la partita dei rossoverdi ma siamo anche dell’avviso che sono ben altre le cause per cui la squadra è uscita sconfitta da quello che era l’incontro più importante della stagione. E,visto che ne abbiamo parlato in apertura, è inutile ripetersi!