Alla vigilia della Conferenza dei Servizi (che, peraltro, potrebbe essere anche interlocutoria) e dopo la pubblicazione del parere richiesto dalla regione Umbria al prof. Paolo Balduzzi (ex ministro della salute) , il Centro Coordinamento Ternana Club, attraverso un comunicato esprime un moderato ottimismo su una conclusione positiva della vicenda.
IL COMUNICATO
Il parere del Prof. Balduzzi (qualora alcune indiscrezioni giornalistiche che sono emerse troveranno conferma) è sostanzialmente positivo, poiché traccia la strada e fissa paletti precisi sull’iter per giungere alla realizzazione del progetto stadio/clinica.
Il primo punto fermo (e non scontato, perché sussistono norme e prescrizioni sia urbanistiche che sanitarie), è che la Conferenza dei Servizi può autorizzare la realizzazione della clinica.
Il secondo punto fermo, è che l’accreditamento e il convenzionamento potranno avvenire in step successivi, e il parere anche in tal caso indicherebbe i passaggi da rispettarsi, sempre nell’osservanza della Legge e delle procedure.
Qualora la CdS non possa già pronunciarsi in questa fase, dovrà essere la Regione – attraverso un riequilibrio che tenga conto delle necessità della Provincia di Terni in contempo con la prossimità territoriale – ad inserire in modo chiaro e non equivoco tale volontà politica nel piano sanitario regionale (PSR), prevedendo una redistribuzione delle convenzioni via via che andranno in scadenza con appositi bandi, come per Legge.
Se la volontà politica di procedere in tal senso sussiste, di tempo a disposizione ce n’è, considerati i tempi necessari alla realizzazione materiale del progetto da parte della Ternana Calcio.
Terzo punto fermo, il parere indica (ad esempio rispetto alle specializzazioni ed attività da svolgere nella clinica) anche un percorso coinvolgente la ASL territoriale di competenza e una ulteriore possibilità che preveda una sinergia pubblico/privato circa possibili forme di sperimentazione peraltro già percorse nel nord dell’Umbria.
Da tutto ciò si evince, seppur con ovvi paletti e tempistiche da rispettare, UN SOSTANZIALE SI al progetto che mette definitivamente la palla in mano alla Regione e alla sua volontà (o meno) di individuare tra i percorsi suggeriti quello più confacente alle esigenze generali e territoriali per arrivare ad un esito positivo.
La Regione, la Presidente Tesei e l’Assessore Coletto a questo punto sono obbligati ad uscire da quella ambigua “zona grigia” dietro la quale si sono trincerati fino ad oggi e pronunciarsi chiaramente nel merito, perché il parere indica loro inequivocabilmente l’iter da seguire e anche possibili alternative.
Attendiamo con favore l’incontro tra le parti del 3 novembre e la chiusura della CdS con moderato e rinnovato ottimismo.