Una lunga malattia l’aveva obbligato a letto da tempo e ne aveva fiaccato la sua proverbiale resistenza: Aurelio Raso, quasi ottanta anni, se ne è andato ieri sera. Ad assisterlo dal primo giorno, anzi nell’ultimo mezzo secolo, ci ha sempre pensato esclusivamente la moglie Luciana. Aurelio Raso era capitato a Narni dalla Ciociaria dopo l’evacuazione degli abitanti che si erano trovati in mezzo al fronte di Cassino nella Seconda guerra mondiale. E a Narni era rimasto sin da giovanotto. Aveva fatto una carriera nel sindacato: prima delegato all’interno della fabbrica della Elettrocarbonium, aveva poi scalato i gradini della Cgil regionale, riuscendo anche a sedere al vertice della categoria dei chimici.
Negli anni Ottanta era stato anche prestato temporaneamente alla politica e con il suo partito, il Pci, prima era stato consigliere e poi anche assessore al comune di Narni. Nella sua sezione aveva il compito di instancabile organizzatore di campagne elettorali, in verità ottenendo sempre grandi successi. Si era poi ritirato progressivamente a casa e le sue apparizioni nella piazza erano diventate davvero sporadiche. I funerali domani nel pomeriggio al Duomo di Narni.