Floriloquio: un nome complesso scelto da un’artista narnese, Morena Rampiconi, per la sua prima apparizione pubblica. Lei, Morena, riesce a manipolare le foglie degli alberi importanti della città, per creare nuove emozioni, nuove sensazioni. Anzi, per dare loro una parola, che hanno sempre avuto ma che con l’artista diventa molto più strillante. Una mostra insolita, allora, che si svilupperà alla Loggia dei Priori dal 29 settembre fino alla sera di domenica 1 ottobre per gustare quello che gli alberi hanno da dire. Ma non finisce qui: intanto Morena ha anche raccolto in un libro le sue sensazioni perché rimangano forti ed indelebili, perché sia anche di sprone per altri, per esaltare il mondo della botanica, spesso ridotto e mero comprimario della vita moderna anche se esprime le più alte forme di vita dell’intero pianeta. Il compito di Morena è quello di ricordarlo a tutti.
Un libro? Macché, due! Parteciperà alla kermesse pure Luciano Costantini, che di Morena è il marito e che ha posato lo sguardo sulla città, meglio ancora, sugli spazi verdi, sugli alberi più belli, quelli che inevitabilmente vengono abbandonati. A cominciare dal Ginco Biloba, di gran punga la più bella pianta cittadina, che chissà come è stata pianta al parcheggio del Suffragio circa mezzo secolo fa. Luciano percorre con tenacia ogni angolo, ogni spazio del Centro Storico e non solo mettendo poi in fotografia i risultati di quello che ha visto, di quello che ha percepito in uno spazio urbano che sembra, a prima vista, non adatto alla flora ma che si riscopre, invece, pregno di sostanza e di passione.