La guerra in Ucraina, la conseguente crisi degli approvvigionamenti energetici, la necessità della decarbonizzazione, rendono il tema dell’energia, centrale nella politica e nella società del nostro Paese e dell’Europa.
Ne sono testimoni le recenti e nuove strategie per l’approvvigionamento energetico e per lo sviluppo delle rinnovabili, dei sistemi di accumulo e per la promozione dell’efficientamento energetico. In base alla direttiva Repower EU, redatta a maggio 2022, viene mantenuta inalterata l’ambizione di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 in linea con il Green Deal europeo.
Se ne è parlato nell’Aula Magna dell’Arpa a Terni al convegno nazionale “Sicurezza e Transizione Energetica” organizzato dall’Università degli Studi di Perugia, dall’Ordine dei periti tecnici e industriali di Terni e provincia e Sea srl. La giornata di studio aveva l’obiettivo di analizzare possibili soluzioni e strategie affrontando diverse tematiche che coinvolgono aspetti tecnici, organizzativi,sociali, formativi, politici e legali.
“La transizione è necessaria per rispondere ai cambiamenti climatici – spiega Federico Rossi professore ordinario di fisica tecnica ambientale dell’Università degli Studi di Perugia – all’esigenza di sostenibilità sia da un punto di vista ambientale che da un punto di vista normativo. La sicurezza è un’esigenza nuova che abbiamo sentito particolarmente urgente per effetto del covid e per effetto purtroppo della guerra e può essere sostanzialmente affrontata con metodologie che sono alcune armoniche alla transizione, come l’implementazione delle rinnovabili e quant’altro altre purtroppo no. Per cui c’è un mondo di avanzamento tecnologico, di avanzamento culturale che deve essere perseguito per fare in modo che queste due esigenze, in parte omogenee e in parte contrapposte, possano essere efficacemente perseguite”.
“Noi abbiamo adottato recentemente il piano spostamento casa-lavoro – ha evidenziato Francesco Longhi direttore del Dipartimento territoriale Umbria sud di Arpa – per fare in modo che sia sempre più sostenibile lo spostamento dei nostri dipendenti dalla casa verso il luogo di lavoro e viceversa, incentivando anche forme di mobilità sostenibile ma non solo. Stiamo poi implementando la nostra rete di pannelli fotovoltaici che sono situati nella nostra sede di Perugia e nella nostra sede di Terni per arrivare a coprire circa il 40-50 per cento del nostro fabbisogno energetico”.