E’ nel calcio a 5 da una vita, prima come giocatore e poi come allenatore. Ed in quest’ultimo ruolo è stato una figura importantissima per la crescita della Ternana Femminile e della sua scalata ai vertici del movimento femminile.
E quest’anno ha messo a disposizione la sua esperienza, e quella del suo staff, Massimiliano Rivelli ( nella foto sotto ), il secondo, Taglieri il preparatore atletico e Simone Sellani, dirigente accompagnatore, a favore dell’Angelana femminile in serie A conquistando la promozione in serie A Elite.
” Non è stato semplice – afferma Simone – perché siamo partiti per centrare la salvezza ed, invece, abbiamo centrato un’impressa grazie allo spirito di sacrificio e l’umiltà delle ragazze che non si sono di certo risparmiate. E pensare che siamo partiti con l’handicap, con delle sconfitte che avevano preoccupato l’ambiente. Del resto la squadra era la stessa o quasi che aveva vinto un campionato regionale, una delle novità era rappresentata dall’arrivo della ternana Michela Conti, e la differenza con la serie A è netta”.
Certo, la differenza è netta, sostanziale soprattutto, poi, se la rosa a disposizione non è sufficiente per un adeguato turnover da effettuare durante il match.
” Effettivamente – afferma Simone- avevo poche ragazze a disposizione e, poi, con la frequenza degli allenamenti e l’intensità degli stessi alcune delle ragazze hanno abbandonato e ci siamo ritrovati a dover giocare con pochissime ragazze a disposizione. Non abbiamo, però, mollato e con il recupero della Pedace, della Colucci e con l’arrivo di Chiara Donati, a proposito un ringraziamento alla Ternana Femminile per la disponibilità mostrata nel concedere la giocatrice alla società, abbiamo migliorato sia sul piano qualitativo che su quello numerico”.
Insomma, i problemi ci sono stati, ma il segreto di Pierini e dei suoi collaboratori è stato quello di non arrendersi, di aver avuto pazienza e di continuare a lavorare seriamente come un campionato di serie A impone se si vuol fare bene.
” L’avvio è stato disastroso, due partite due sconfitte, morale delle ragazze a terra ma piano piano la squadra è cresciuta, e dalla terza partita in poi sono iniziate le soddisfazioni. Su 24 partite ne abbiamo perse 4, pareggiate altrettante e vinte 16. Un cammino importante che nessuno si attendeva che è stato frutto del lavoro, dell’umiltà e dello spirito di gruppo. Sembrano frasi di circostanza ma, credetemi, non lo sono affatto”.
Uno dei segreti su cui Simone si sofferma è quello relativo alla calma, alla tranquillità dell’ambiente.
” Voglio sottolineare anche che la nostra promozione, arrivata con il successo ai play-off dopo il secondo posto dietro alla Coppa D’oro in campionato, la si deve anche al comportamento della società e alla tranquillità dell’ambiente. La società non ci ha mai fatto mancare nulla e dobbiamo ringraziare Luca Berti Nulli che è stato il nostro punto di riferimento, il nostro angelo custode. Anche nel nostro peregrinare per giocare per i palazzetti dell’Umbria non abbiamo incontrato difficoltà e questo grazie alla perfetta organizzazione”.
( nella foto accanto, Chiara Donati )
Ora però viene il difficile perché la serie A Elite è un torneo difficile in cui ci sono formazioni di livello ed anche l’organico dovrà essere rivisto e corretto.
“Non c’è dubbio che l’Elite è un altro tipo di campionato in cui ci sono delle autentiche corazzate con giocatrici di assoluto valore a livello internazionale. Noi cercheremo di fare il massimo cercando di rivisitare l’organico ma di certo non facendo follie. Allestiremo una squadra dignitosa cercando di mantenerci in categoria con la speranza, poi, di avere una sede fissa in cui giocare. La società sta cercando di ottenere il palazzetto di Santa Maria degli Angeli e se ci riuscisse rappresenterebbe per noi il primo successo”.
E noi di successi gliene auguriamo ancora tanti a Simone, perdutamente innamorato del pallone.
Del resto è cresciuto in una famiglia in cui il pallone è di casa con papà Danilo che di soddisfazioni se ne è tolte tante e se ne sta togliendo ancora nella veste di collaboratore di Eusebio Di Francesco in quella splendida favola che è il Sassuolo.
E la tradizione familiare è destinata a non esaurirsi con Simone perché alle spalle di papà Simone e nonno Danilo cè un bambino, Tommaso, che per ora pensa solo a divertirsi, come è giusto che sia, ma che promette davvero bene ed è pronto per tenere alto il prestigio della famiglia Pierini in campo calcistico!
( nella foto accanto, Michela Conti )