In Umbria le scuole di ogni ordine e grado riapriranno il 13 settembre prossimo, mentre sabato 9 giugno 2018 termineranno le lezioni nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado e il 30 giugno 2018 concluderanno l’attività didattica le scuole dell’infanzia. Lo ha deciso la Giunta regionale dell’Umbria che, su proposta dell’assessore all’Istruzione, Antonio Bartolini, ha approvato il calendario scolastico regionale per l’anno 2017- 2018.
“Complessivamente – ha riferito l’assessore Bartolini – i giorni di lezione saranno 206, che si riducono a 205 se la festa del Santo Patrono cade in un giorno lavorativo. All’interno dell’arco temporale determinato dal calendario – ha proseguito – le istituzioni scolastiche, fermo restando l’obbligo di destinare allo svolgimento delle lezioni almeno 200 giorni, hanno la facoltà di adattare il calendario stesso alle esigenze che derivano dal piano dell’offerta formativa tenendo ovviamente presente che i giorni eccedenti i 200 giorni di lezione, fanno parte integrante del percorso didattico e devono, quindi, essere destinati all’arricchimento dell’offerta formativa, per cui non sono utilizzabili per vacanze o sospensione della didattica”.
Le vacanze natalizie cominceranno il 23 dicembre 2017 per concludersi il 5 gennaio 2018 compreso, quelle pasquali si svolgeranno dal 29 marzo al 3 aprile 2018 compresi. Altre tre giorni di chiusura decisi dalla Regione sono quelli del 2 novembre, del 9 dicembre 2017 e del 30 aprile 2018. A queste date si affiancano quelle delle festività riconosciute dalla normativa statale: 1 novembre festa di Tutti i Santi, 8 dicembre per la festa dell’Immacolata Concezione, 25 dicembre per il Natale, 26 dicembre, Santo Stefano, 1 gennaio Capodanno, 6 gennaio Epifania, 2 aprile lunedì di Pasqua, 25 aprile Anniversario della liberazione, 1 maggio Festa del Lavoro, 2 giugno Festa della Repubblica e, infine, la Festa del Patrono.
“Come consuetudine – ha detto l’assessore Bartolini – il calendario delle lezioni per il prossimo anno è stato ampiamente condiviso con i diversi soggetti interessati, così da permettere alle istituzioni scolastiche la programmazione e l’organizzazione delle attività, nell’ambito della normativa nazionale e in relazione alla propria autonomia”.