Continua il grande successo di pubblico e critica per la mostra “Amarsi. L’Amore nell’Arte da Tiziano a Banksy” e in occasione della festa di San Valentino, patrono di Terni, si uniscono alla selezione di capolavori già in mostra a Palazzo Montani Leoni due nuove opere: l’Urna cineraria del Museo archeologico nazionale dell’Umbria e la scultura in neon “Vespa” di Marco Lodola.
Dal 13 al 25 febbraio all’esterno della sede della Fondazione Carit i visitatori della mostra verranno accolti dalla scultura in neon del maestro Marco Lodola, che raffigura una coppia in sella all’iconica moto, simbolo del romanticismo italiano, scultura luminosa realizzata nel caratteristico stile pop dell’artista.
L’altra nuova presenza nel percorso espositivo è la preziosa Urna “del bacio d’addio” risalente alla prima metà del I secolo a.C. che ritrae una coppia semigiacente su un cuscino nella posa del bacio: la donna, rivolta verso il marito, lo abbraccia avvicinando la guancia alle labbra.
La mostra “Amarsi. L’Amore nell’Arte da Tiziano a Banksy”, a cura di Costantino D’Orazio con la co-curatela e direzione di Anna Ciccarelli, in corso fino al 7 aprile, vuole essere proprio un omaggio a San Valentino e racconta l’iconografia del sentimento d’amore nella storia e la sua metamorfosi iconografica nel tempo, affrontando le principali declinazioni di questo tema, che ha attraversato l’arte di tutti i secoli: dalla mitologia greca e romana e le icone dell’amore spirituale medioevale, passando per il recupero dell’Antico in epoca Rinascimentale e la sua trasformazione nel Barocco e lo sguardo nostalgico nell’Ottocento, fino al Novecento che arriva a mettere tutto in discussione.