“L’Amministrazione Comunale di Trevignano Romano oltre a ricordare il lavoro fatto sino ad ora che l’ha vista vittoriosa in diversi procedimenti amministrativi, compresi quelli al T.A.R. e il ricorso al Consiglio di Stato per richiedere la revoca della sentenza favorevole ottenuto al T.A.R. da parte dell’Associazione “La Madonna di Trevignano ets onlus” per la recinzione dell’area sulla quale si svolgono le riunioni di culto, aggiorna alla data odierna le ulteriori attività svolte”.
Con una nota il comune di Trevignano “Informa che, sulla base della giurisprudenza del Consiglio di Stato, della Cassazione e del parere pro veritate ricevuto dal legale incaricato avv. Gianluigi Pellegrino e, a seguito delle decisioni del giudice sulla rimozione delle opere abusive: il personale della nostra Polizia Locale unitamente al Responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale in data odierna ha effettuato le ulteriori necessarie verifiche di sopralluogo durante la ricorrente iniziativa svolta ogni 3 del mese sul terreno di proprietà dell’Associazione “La Madonna di Trevignano ets onlus” finalizzate alle ulteriori iniziative amministrative da intraprendere per il ripristino della legalità. Il personale incaricato, come prescrive la giurisprudenza, ha operato per raccogliere tutti gli elementi necessari per poter certificare la modifica di destinazione d’uso dell’area integrata da manifestazioni di culto in zona agricola, accertando altresì la sussistenza di un maggiore carico urbanistico non consentito (affollamento, traffico, ecc).
A seguito della verifica effettuata, dunque, gli uffici procederanno nel brevissimo tempo nel diffidare l’associazione e i proprietari dell’area in questione, che così come hanno rimosso le opere abusive, dovranno interrompere ogni attività non idonea alla destinazione prevista. In difetto, la violazione della diffida e della relativa ordinanza che sarà emessa a strettissimo giro, la legge prevede l’acquisizione a patrimonio del Comune delle relative aree”.
La stessa diocesi di Civita Castellana aveva sconfessato le “apparizioni” in modo ufficiale con un decreto a firma del vescovo mons. Marco Salvi
DECRETO
DICHIARO riguardo ai fenomeni di apparizioni e rivelazioni asseriti dalla Sig.ra Gisella Cardia (all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla) e dal Sig. Gianni Cardia: constat de non supernaturalitate.
E per questo:
a) impongo ai sacerdoti il divieto: 1) di celebrare i sacramenti o guidare atti di pietà popolare in modo tale da connettere entrambi, in modo diretto e indiretto, con gli eventi di Trevignano Romano, sia nei terreni di proprietà dell’Associazione “Madonna di Trevignano ETS” che in altri luoghi privati, pubblici ed ecclesiali; 2) di recarsi nel luogo dell’apparizione alimentando nei fedeli l’idea che vi sia un qualche riconoscimento ecclesiale;
b) impongo alla Sig.ra Gisella Cardia (all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla), al Sig. Gianni Cardia e a tutti i soggetti a vario titolo coinvolti negli eventi di Trevignano, il rispetto e l’adesione alle decisioni del Vescovo diocesano, nonché la disponibilità a compiere un percorso di purificazione e discernimento che promuova e mantenga l’unità ecclesiale;
c) chiarifico che il titolo “Madonna di Trevignano” non ha alcun valore ecclesiale e non può essere usato come se lo avesse, anche in ambito civile;
d) avverto i fedeli circa l’obbligo disciplinare e spirituale derivante dal pronunciamento ecclesiale di astenersi dall’organizzare e/o partecipare ad incontri privati e/o pubblici (siano essi di preghiera e/o di catechesi) che diano per certa e indubitabile la verità sovrannaturale degli eventi di Trevignano o che siano atti a fare pressione sul Vescovo diocesano per modificare le proprie legittime decisioni sugli eventi stessi;
Infine, ricordo a tutti che la comunione di amore con la Beata Vergine Maria, Madre del Signore e della Chiesa, viene nutrita a partire dalla Parola di Dio e dalla liturgia della Chiesa, che sono il vero e reale luogo d’incontro quotidiano con Colei che ci viene donata dalla Trinità quale segno di consolazione e di sicura speranza.