Non era mai accaduto in ottanta anni di storia che il Comune di Narni fosse escluso dal Governo della Provincia di Terni. Mai. Con il voto indiretto espresso da sindaci e consiglieri si è sviluppato un cortocircuito interno per cui i narnesi non hanno trovato posto né tra il centro sinistra e nemmeno tra il centro destra: non è che sia importante ma Narni è la seconda città della Provincia.
Quando si parla di scarso peso della città, ecco, è di questo che si vuole parlare: colpa del centro destra come del centro sinistra. A nessuno è venuto in mente di tutelare la città. Per carità, la Provincia non è un ente dal quale scaturiscono chissà quali finanziamenti, si interessa di strade e di edifici scolastici, niente di più ma il non essere presenti significa l’inconsistenza della città: spesso dalla provincia partono iniziative culturali, assegnazione di manifestazioni sportive, insomma qualcosa muove. Di sicuro per i prossimi anni nessuno sarà il portabandiera della città. Sic transit gloria mundi.
Per ogni maggiore dettaglio ecco i nomi dei consiglieri provinciali
Francesco Maria Ferranti, il più votato, capogruppo di Forza Italia al Comune di Terni, Marco Bruno (consigliere comunale di FdI a Stroncone), Cinzia Fabrizi (gruppo misto Terni), Davide Melone (FdI) da Orvieto. Tre i consiglieri eletti da Alternativa popolare: Marina Severoni e Mirko Presciuttini, consiglieri ternani, e Gianluca Filiberti, assessore al Comune di Lugnano in Teverina. Tre consiglieri anche per il centrosinistra: Marsilio Marinelli, sindaco del Comune di San Venanzo, il sindaco di Arrone, Fabio Di Gioia e la consigliera del Comune di Amelia Nicoletta Valli.