L’impianto di coincenerimento Bioter di Terni, autorizzato nel 2017 e che aveva comunicato la sospensione dell’attività dal febbraio 2020, a seguito della sentenza del TAR Umbria (00125/2024 REG.RIC.) ha comunicato ai servizi regionali la messa in esercizio dell’impianto dal 13 maggio 2025.
A tale proposito si precisa che per “messa in esercizio” si intende l’avvio dell’attività e la prima accensione dell’impianto, a differenza della “messa a regime” che invece riguarda l’avvio della produzione vera e propria e che deve avvenire entro 90 giorni dalla messa in esercizio.
Nonostante il ricorso della Regione Umbria al Consiglio di Stato – per il quale è stata richiesta l’anticipazione della trattazione dell’udienza decisoria che dovrebbe essere imminente – l’azienda ha deciso, assumendosene integralmente la responsabilità, di riattivare l’impianto, sebbene non risulterebbe essere stato adeguato alle conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (BAT Conclusions) come da anni è stato richiesto dall’autorità competente.
La Regione nell’esercizio delle proprie attribuzioni in materia di energia e ambiente che la vedono coinvolta nelle attività di indirizzo, programmazione e tutela della ponderazione degli interessi pubblici in gioco non intende farsi espropriare da quelli che sono i propri poteri e le proprie competenze.