“Riattivare il tavolo tecnico di confronto tra Azienda Arvedi Ast, Regione Umbria, Comune di Terni, Arpa Umbria, USL Umbria 2, organizzazioni sindacali, che includa i rappresentanti del Comitato di Prisciano, che venga convocato con cadenza regolare al fine di: monitorare lo stato di attuazione degli interventi che vengono proposti dall’Azienda (Arvedi Ast / Tapojarvi) e/o delle prescrizioni autorizzatorie definite dalle autorità competenti; verificare a posteriori la corretta realizzazione degli adempimenti richiesti e l’efficacia degli stessi; analizzare eventuali nuove problematiche emergenti ed individuare le eventuali azioni risolutive”, è quanto chiede all’unanimità, tra altre cose, la seconda commissione consiliare regionale.
L’atto di indirizzo mira ad impegnare l’Esecutivo anche a “proseguire prioritariamente nelle azioni fin qui intraprese al fine di realizzare uno studio epidemiologico ed eziologico con la collaborazione di soggetti indipendenti, in grado di valutare i fattori di rischio sulla salute degli abitanti del quartiere e dei cittadini; far sì che nei futuri aggiornamenti del Piano regionale della Qualità dell’Aria venga presa in considerazione l’introduzione di misure per il contrasto dell’inquinamento derivante da fonti industriali, valutando le aree di maggiore criticità ambientale”.
Questo atto di indirizzo è stato predisposto a seguito di una audizione richiesta dal “Comitato Prisciano – Terni Est” per affrontare le problematiche ambientali derivanti dal persistente impatto delle emissioni provocate dall’attività siderurgica di Arvedi Ast ed organizzata in loco dalla Commissione l’11 aprile.
L’atto, che verrà posto a breve all’attenzione dell’Assemblea legislativa per il voto. I relatori saranno Letizia Michelini (presidente della commissione e il consigliere Enrico Melasecche.
Da tutte le parti è stato ritenuto fondamentale un lavoro sinergico tra Azienda e Istituzioni, attraverso la costituzione formale di un tavolo di lavoro finalizzato a monitorare i progressi relativi agli interventi da porre in essere e individuare ulteriori soluzioni in tempi rapidi per dare risposte e soluzioni alle problematiche sollevate dai cittadini. I rappresentanti sindacali hanno, da un lato, auspicato la necessità di maggiori certezze in ordine all’accordo di programma che prevede sostanziosi investimenti in materia ambientale e, dall’altro, hanno invitato la Regione a un monitoraggio costante con l’implementazione di studi epidemiologici specifici sull’area, manifestando altresì massima disponibilità per ogni tavolo tecnico.