“Di fronte al ripetersi, ormai meccanico delle accuse, non posso che rispondere che la manovra del piano di riequilibrio finanziario è corretta, non mette le mani nelle tasche dei ternani, non prevede nuove imposte, è dettata dalla esclusiva volontà di dare una prospettiva amministrativa al Comune di Terni: evitare il dissesto contabile. Si tratta di una assunzione di responsabilità e di governo a fronte di chi non ha meglio di dire che il Comune non dovrebbe pagare i servizi, le imprese, le spese sostenute. Se questa è una proposta di governo seria e credibile lo lascio alla valutazione dell’opinione pubblica cittadina”.
Lo ha affermato l’assessore al Bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi, sulle critiche piovute dalle opposizioni alla manovra di rientro varata dall’amministrazione comunale.
“Oggi – ha aggiunto l’assessore – da una parte dell’opposizione vengono rilanciate le accuse note ormai da tempo, si continua a dare giudizi non veri sui bilanci del comune, sul piano di riequilibrio finanziario, si continuano a dare giudizi sprezzanti sul sindaco e la giunta che, pur tra mille difficoltà, stanno cercando di portare avanti una complessa e approfondita manovra contabile. Siamo di fronte a un modo di fare, purtroppo già noto, accuse generiche, persino di moralità, senza entrare sulla questione di fondo: c’è una situazione finanziaria difficile, che si protrae da tempo, dovuta in gran parte alle difficoltà di tantissimi enti locali, ebbene come la si vuole affrontare? Qual è la risoluzione dei Cinque Stelle? Quali proposte avanzano? Nessuna, se non quella di dire di non pagare. Vogliono dunque il comune nelle mani degli ufficiali giudiziari? La verità è che questa parte dell’opposizione sta solo facendo pressing nei confronti dei consiglieri comunali, minacciando nuovi esposti, per non far votare la manovra di riequilibrio. Una manovra che prevede – a differenza di quanto dicono i Cinque stelle – il pagamento dei debiti fuori bilancio solo dopo aver concretizzato le alienazioni. Così come non serve inviare nuove carte alla Corte dei conti, in quanto questa è già l’organo deputato a valutare il piano di riequilibrio finanziario.”
” I grillini – ha concluso l’assessore Piacenti D’Ubaldi – vorrebbero solo che il piano di riequilibrio venga bocciato e mandare così a casa l’attuale amministrazione, anche a costo di mettere nelle mani di un commissario il bilancio del comune. Al quel punto non ci sarebbero più margini di mediazione, in questo caso l’aumento delle tasse e delle imposte, sarebbe pressoché automatico, con l’innalzamento al massimo delle aliquote. Questo è il prezzo che i Cinque stelle sono pronti a fare pagare alla città per raggiungere i loro obiettivi politici”.