Il personale dell’ufficio immigrazione della questura di Terni ha dato esecuzione ad un provvedimento di accompagnamento in un Centro di permanenza per rimpatri nei confronti di un cittadino ivoriano, condannato in via definitiva alla pena di tre anni e sei mesi di reclusione per violenza sessuale aggravata dall’abuso di relazione domestica.
I fatti per i quali l’uomo è stato condannato – spiega la questura – riguardano la violenza ai danni di una sua connazionale, che al momento dell’episodio era ospite nell’abitazione della madre dell’autore del reato.
Lo straniero, dopo aver espiato la condanna, aveva richiesto il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi familiari, in ragione della cittadinanza italiana acquisita dalla madre.
L’ufficio immigrazione, diretto dal sostituto commissario Massimiliano Ruggeri, valutata la condotta e i precedenti penali dell’uomo, ha rigettato l’istanza e avviato le procedure per il suo allontanamento dal territorio nazionale.
Individuato e rintracciato dagli agenti, è stato accompagnato in un Cpr in attesa del rimpatrio.
Il questore di Terni, Michele Abenante, ha sottolineato l’importanza di un’azione rapida e coordinata: “La gestione tempestiva di questo caso dimostra l’impegno costante della Polizia di Stato nel garantire la sicurezza della comunità ternana e nell’assicurare il rispetto delle leggi dello Stato”.