“All’emergenza morti sulle strade il Dipartimento della P.S. risponde proponendo chiusura di compartimenti distaccamenti, sezioni e sottosezioni della Polizia Stradale, a macchia di leopardo in tutta Italia” . Lo afferma la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia che considera quella della soppressione “una scelta scellerata”.
Dopo il tir assassino sulla tangenziale di Torino e i quattro morti sulle strade in Umbria nel week-end, la Consap sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato, chiede che venga rivisto il decreto di soppressione delle sedi di polizia che fra gli altri presidi, prevede la chiusura anche del Compartimento Polizia Stradale dell’Umbria.
“Una scelta sbagliata, nel momento sbagliato – cosi definisce la soppressione degli uffici , il Segretario Nazionale della Consap Stefano Spagnoli – in quanto si va ad inserire in un contesto già difficile con una carenza di personale per la Polizia Stradale di oltre mille unità, un’azione sanzionatoria che sempre più spesso viene vanificata dalle sentenze dei giudici di pace e non ultima la scarsa manutenzione delle infrastrutture di viabilità soprattutto sulla rete non autostradale. L’esperienza ci insegna che molto spesso un controllo preventivo può scongiurare una tragedia, sono certo che se il camionista ubriaco alla barriera di Rondissone fosse stato sanzionato in maniera pesante non avrebbe distrutto una famiglia innocente”.
“Per garantire controlli preventivi efficaci però – prosegue Spagnoli – serve personale e presidi in grado di controllare il territorio senza chilometrici trasferimenti di pattuglie che partono da una regione per raggiungerne un’altra, con un turno che si esaurisce spesso solo con il viaggio dal compartimento e ritorno, per questo la scelta di sopprimere i presidi della Polizia Stradale va rispedita al mittente in quanto determinerebbe un pericolo per tutta l’utenza della strada”.