“Approfittate di questo tempo per trarre dal negativo il positivo, dal male il bene; resettate la vostra vita, reimpostatela su nuovi binari di verità e di rettitudine. Il Giubileo della misericordia vi ispiri pensieri e sentimenti di fiducia nella misericordia di Dio e di speranza che tutto avrà un termine: preparate fin da ora il tempo della vostra libertà”.
E’ uno dei passaggi più significativi dell’omelia del vescovo, Mons. Giuseppe Piemontese, che , quest mattina, ha celebrato il giubileo della misericordia nel carcere di vocabolo Sabbione, a Terni.
Rivolto ancora ai detenuti Mons. Piemontese ha aggiunto:”tutti, nessuno escluso, abbiamo bisogno di pacificazione interiore, di perdono, di amore. E Gesù ci dice che tutti possiamo avere accesso al Padre, al suo amore, al suo perdono. Egli ci attende, aspetta il nostro ritorno con umiltà, riconoscimento dei nostri errori e peccati”.
“State pagando un debito proporzionato o esagerato, meritato o immeritato? ognuno sa quanto. Il Signore che legge nei cuori conosce la verità – ha detto Mons. Piemontese- non lasciate che si perda la libertà morale e spirituale oltre a quella fisica”.
Sono stati circa 250 i detenuti che hanno preso parte alla messa celebrata dal vescovo Piemontese.
Ai detenuti e personale del carcere è giunto anche il saluto e la benedizione apostolica di papa Francesco che ha inviato un telegramma in occasione di questo particolare Giubileo celebrato a Terni: “saluto ed auspico che tale evento susciti in ciascuno un vivo desiderio di rinnovamento interiore, sostenuti dalla fede e dalla speranza, doni di Dio, padre ricco di misericordia, incoraggiando a guardare al futuro con fiducia”.
Alla celebrazione hanno partecipato anche gli operatori penitenziari di polizia, addetti ai servizi, dirigenti e i volontari di vari gruppi che prestano servizio all’interno del carcere, dalla Caritas, all’Unitalsi al Rinnovamento nello Spirito Santo ed alcuni fedeli della comunità diocesana che hanno espresso il desiderio di attraversare la porta santa del carcere per celebrare in forma comunitaria, come un’unica comunità o parte della chiesa particolare, il Giubileo della Misericordia. La celebrazione è stata animata dal coro diretto dal maestro Paolo De Santis. Le letture e il servizio ai celebranti è stato effettuato da alcuni detenuti. A conclusione della celebrazione è stata recitata la preghiera alla Madonna della Misericordia copatrona di Terni, mentre un detenuto ha letto una preghiera da lui scritta.