Nemmeno un mese. E poi dopo 150 anni la banca dei “narnesi” chiuderà lo sportello del centro storico. A niente sono serviti gli abboccamenti con la direzione commerciale della banca, che ha confermato la chiusura il prossimo giugno. Il Sindaco Francesco De Rebotti ha consegnato al direttore di filiale pure la raccolta delle firme. Si stanno seguendo anche altre strade, come quella della ricerca di un altro istituto bancario che possa “entrare” nel Centro Storico.
Aggiornamento:
“Spostiamoci l’Ufficio postale e magari anche altri sportelli per pagare tributi dei cittadini”. Eccola proposta del sindaco Francesco De Rebotti a Banca Intesa che ha manifestato l’intenzione di chiudere quella filiale di Piazza Marconi. De Rebotti intende contribuire all’abbassamento dei costi generali di Banca Intesa mettendo sul piatto della discussione queste idee concrete. Ma se mai non fossero accolte, il Comune inizierà a cercare una nuova banca che abbia voglia di aprire lo sportello nel centro storico. Anche in questo caso il Comune metterebbe del suo, con la disponibilità dei locali che per anni sono stati nell’uso della banca Popolare di Spoleto, ben comodi. “Siamo rimasti malissimo quando ci siamo accorti che venivamo trattati con grande superficialità: la trattativa con banca Intesa s’è svolta con funzionari amministrativi, che non potevano decidere nulla e pertanto abbiamo chiesto incontri a più alto livello”. Nella manifestazione di stamattina si traspirava soprattutto tristezza: la maggior parte era composta da ex dipendenti della cassa di Risparmio di Narni, pensionati che vi avevano passato la propria vita lavorativa. Anche più di qualche narnese che non si capacitava come mai quella banca dopo un secolo e mezzo fosse potuta finire così.
Ma è anche il futuro dello stabile a preoccupare: intanto la parte superiore era stata venduta anni fa ad un immobiliarista di Monterotondo che non è riuscito a piazzare in alcun modo, facendolo rimanere sfitto. La stessa sorte toccherà presumibilmente anche alla parte per così dire, monumentale: questo dovrebbe essere uno degli obiettivi di Banca Intesa, che difficilmente sentirà le lusinghe di De Rebotti. Far rimanere inutilizzato un grande edificio nel centro del centro è un vero delitto politico.