Il governo bocci definitivamente la realizzazione di un impianto geotermico a Castel Giorgio.
E quello che auspica e chiede il Movimento 5 Stelle
“Dopo 5 anni di duro lavoro tra Regione, Camera e Europa con interrogazioni, emendamenti, incontri con i comitati locali, conferenze stampa e convegni ai quali abbiamo partecipato e ribadito il nostro dissenso più totale per gli impianti pilota di Castel Giorgio e Torre Alfina, siamo finalmente arrivati agli ultimi passaggi della lunga procedura relativa al progetto di Castel Giorgio, progetto che non vede il consenso né dei Sindaci della zona né delle Regioni interessate, cioè Lazio e Umbria. Abbiamo partecipato alle riunioni presso il Ministero dello Sviluppo Economico al fianco dei Sindaci nella scorsa legislatura e ora chiediamo che il Consiglio dei Ministri si esprima negativamente sull’opera perché crediamo che zone di grandissimo pregio naturale non possano essere toccate da opere che ne devasterebbero il territorio”.
E’ quanto hanno dichiarato i parlamentari del Movimento 5 Stelle Federica Daga, Gabriele Lorenzoni e Virginia La Mura.
“Uno dei due impianti, quello di Torre Alfina – aggiungono i tre parlamentari- ha già avuto parere negativo dalla Commissione VIA lo scorso dicembre 2017 per non compatibilità ambientale. Resta ora da chiudere la questione su Castel Giorgio: segnaliamo comunque anche in questa sede che la validità scientifica dei risultati presentati dall’Ingv alla società Itw Lkw Geotermia Italia spa e decisivi ai fini del rilascio della Valutazione di impatto ambientale da parte della Commissione del ministero dell’Ambiente all’epoca guidata da Gian Luca Galletti, sia però oggetto di un evidente conflitto di interesse tra componenti della CommVIA e consulenti della società geotermica “.
“Ci teniamo a sottolineare che nel sisma del 4 giugno 2016 l’epicentro del terremoto è stato individuato proprio nell’area in cui è prevista la realizzazione dell’impianto pilota. Dal documento presentato dai Sindaci lo scorso 10 settembre al dipartimento DICA ci troviamo addirittura di fronte ad un esempio “unico al mondo” in cui è stata dimostrata sul campo l’esistenza di una chiara correlazione temporale di causa effetto tra operazione di iniezione di fluido geotermico e sismicità.” Spiegano i tre parlamentari del Movimento 5 Stelle.
“Dopo le tre riunioni tenute dal dipartimento DICA della presidenza del Consiglio negli ultimi mesi, l’ultima risale al 10 settembre scorso, la vicenda verrà messa in agenda per una riunione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla quale verrà invitata ad esprimersi la regione Umbria, nella persona della Presidente Marini, la quale ha già anticipato che la Regione Umbria non darà la propria intesa al progetto così come non lo hanno mai dato i Sindaci del territorio di Torre Alfina-Castel Giorgio. E’ proprio in quella sede che il Governo dovrà prendere una decisione finale sul progetto e noi chiediamo che venga dato parere negativo ancora una volta, così da chiudere finalmente questa faccenda.
“Vogliamo portare a casa un risultato storico – concludono Daga, Lorenzoni e La Mura – per la popolazione che risiede nella splendida cittadina di Castel Giorgio, per i Sindaci per si spendono da anni contro gli impianti pilota, per i comitati che sono sorti e hanno creato coscienza collettiva su un tema così importante come gli aspetti problematici legati allo sfruttamento della geotermia, per tutte quelle persone che ci hanno messo il cuore, come noi a tutti i livelli istituzionali, perché questa battaglia sia da esempio per altri territori”.