Dimenticare in fretta, questa è la parola d’ordine che si sono imposti i 12 ragazzi ternani (5 femmine, 7 maschi, il più giovane 14 anni, la più adulta 25) ) vittime di una aggressione giovedì mattina, intorno alle ore 4, a San Benedetto del Tronto dove stanno trascorrendo un periodo di vacanza, peraltro giunto al termine, visto che domani, sabato 8 agosto, faranno ritorno a Terni.
Borsa del ghiaccio sui lividi che coprono il volto, poca voglia di parlare. Nessuna voglia di parlare da parte dell’aggredito numero1, il ragazzo gay insultato e spintonato. In suo aiuto è arrivato quasi tutto il resto del gruppo. Ne è nata una colluttazione con i giovani del luogo che erano molti di più, il doppio dei ternani.
“Quando io sono intervenuto – ci dice uno dei giovani ternani coinvolti nella rissa – ho visto questo mio amico (gay) che era stato accerchiato da un gruppo di persone che lo stava insultando e lo stava spintonando, effettivamente non c’era nessun motivo che giustificasse l’aggressione se non quella dell’orientamento sessuale, io mi sono buttato in mezzo in sua difesa”. Poi è scoppiato il caos. “Se la sono presa anche con me che per primo era intervenuto in aiuto di questo mio amico e poi con tutti. Erano visibilmente alterati, non c’è stato verso di farli ragionare. Abbiamo provato a dire di farla finita, di smetterla ma non c’è stato niente da fare. A quel punto, considerato pure che eravamo di meno rispetto a loro, abbiamo provato a scappare ma ci hanno inseguito fino all’abitazione di uno dei nostri. Non contenti hanno sfondato una porta a vetri e sono entrati in casa. Lì ci siamo veramente spaventati, mentre gli altri cercavano di calmarli, io e questo mio amico (l’aggredito numero1) siamo usciti da una porta secondaria ma loro ci hanno visto e ci sono venuti dietro. Abbiamo iniziato a correre senza una meta fin quando ci hanno raggiunti e hanno ripreso a picchiarci. A quel punto ho detto: fermatevi, guardate come sono conciato. Per tutta risposta mi sono preso un cazzotto in faccia e con una spinta mi hanno buttato a terra. Anche questo mio amico ha preso un cazzotto in faccia, infatti ha un occhio nero, lo hanno spinto a terra e bloccato e gli hanno dati calci sulla nuca. Sono stati dei momenti bruttissimi perché non sapevamo come tutto poteva finire. Alla fine, per fortuna, hanno smesso”.
Momenti di paura per tutto il gruppo che, nel frattempo stava arrivando in loro soccorso. Il bilancio è di 6 tra feriti e contusi, tutti ternani , refertati al pronto soccorso con prognosi di 7 giorni.
Quando i carabinieri sono giunti sul posto gli aggressori erano tutti spariti. Da quanto sostiene il sito “La nuova Riviera” alcuni di loro sarebbero stati identificati attraverso i video delle telecamere della discoteca dove, all’esterno, sono avvenuti i primi fatti. Sempre secondo quanto sostenuto dal sito “La nuova Riviera” gli aggressori escludono la motivazione dell’omofobia.
I ragazzi di Terni vogliono dimenticare in fretta quanto accaduto, in particolare uno di loro, non hanno intenzione di sporgere alcuna denuncia.
I segni e le cicatrici sui corpi spariranno. Gli insulti già cancellati dalla memoria.
LA NOTIZIA