Cinquantuno ulivi, uno per ognuno dei caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale, saranno piantumati dall’amministrazione comunale per ricordare i lugnanesi morti durante i conflitti bellici.
“Abbiamo già iniziato a piantarli – riferisce il vice sindaco di Lugano in Teverina Alessandro Dimiziani – ci è sembrato un gesto importante che va ad aggiungersi ad un altro simile che fu fatto molti anni fa dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, quando furono piantati tigli in numero uguale ai caduti di quella guerra”.
Altra iniziativa di spicco messa in piedi dalla giunta Filiberti è la mostra dal titolo “Il ruolo delle donne durante la grande guerra” al palazzo ex Fabbrica.
L’esposizione, spiega una nota del Comune, è stata ideata ed organizzata dalla professoressa Maria Canale e nasce da una ricerca iniziata nel 2014 in occasione del centenario della Grande Guerra 1914-2014. La mostra, che approda a Lugnano in Teverina dopo aver girato numerose città italiane, è strutturata in un percorso che ha fatto scoprire all’autrice molte figure femminili straordinarie che in quel periodo difficile e complesso hanno compiuto, in ogni ambito, grandi imprese diventando esempi da emulare.
Foto e documenti raccontano le terribili violenze e gli stupri che molte donne dovettero subire in silenzio.
“Erano donne di cultura e nazionalità diverse – spiega la curatrice – con religione e aspirazione politica differenti, laureate o analfabete, scienziate o operaie, donne medico o postine, crocerossine e infermiere, giovani e anziane, italiane, russe, francesi e americane, tedesche e inglesi, polacche, olandesi, armene e canadesi, tutte donne, disperatamente donne e fortissimamente donne”.
La mostra è costituita da quattro tematiche ovvero “le donne fra pacifismo e interventismo”, “associazionismo e interventismo”, “le donne e il lavoro”, “moda e propaganda”.