“Un quadro di politiche industriali innovative ed ecocompatibili, con un ruolo attivo del Governo nazionale e delle istituzioni regionali e locali, è indispensabile per il lavoro, la crescita e la qualità sociale di Terni dell’Umbria e del paese”.
È la tesi del Partito Democratico che a Terni ha tenuto il suo convegno nazionale su acciaio e automotive nel quadro di una serie di iniziative che culmineranno a maggio nella convention nazionale di Torino per lo sviluppo industriale e il lavoro.
“Serve un piano industriale per l’Italia che per i comparti dell’automobile e della siderurgia definisca politiche pubbliche idonee ad accompagnare, nella transizione ecologica, questi settori strategici dell’economia”.
Alle due sessioni del convegno di Terni, introdotte da Antonio Misiani, responsabile nazionale del PD per l’economia, hanno partecipato, tra gli altri, la vice presidente della Camera Anna Ascani, i parlamentari del PD Walter Verini, Vinicio Peluffo, Andrea Martella e l’ex ministro del lavoro Andrea Orlando, le europarlamentari Camilla Laureti e Patrizia Toia, il commissario straordinario di Acciaierie d’Italia, Davide Tabarelli, la responsabile conversione ecologica della segreteria nazionale PD Annalisa Corrado,i segretari generali nazionali dei sindacati Fiom, Fim e Uilm Fiom, Fim e Uilm, Barbara Tibaldi, Ferdinando Uliano e Guglielmo Gambardella.
“Sull’automotive si gioca una partita decisiva per il futuro del paese: l’atteggiamento ondivago e dilatorio del Governo ha consentito a Stellantis di muoversi guardando solo ai suoi interessi, prendendo e pretendendo senza dare. Serve un ruolo decisamente diverso, incisivo e determinato del Governo, che punti allo sviluppo delle produzioni e dell’occupazione e all’innovazione. Centrale la sfida della decarbonizzazione: senza acciaio non c’è industria”, secondo il Partito Democratico.
“Serve un piano industriale per l’Italia, che tenga conto delle specificità territoriali e le potenzi. Un piano di sviluppo competitivo per promuovere l’occupazione e la creazione di nuove infrastrutture o il miglioramento di quelle esistenti. Il tessuto produttivo è il motore del progresso del Paese, deve essere opportunamente sostenuto: occorrono visione, progetti e risorse – hanno detto i parlamentari umbri del PD, Ascani e Verini – Chiediamo al governo un’assunzione di responsabilità nei confronti delle realtà locali che operano già nel settore: nel caso umbro, è necessario che l’esecutivo si impegni affinché venga varato l’accordo di programma, annunciato ormai due anni fa, per la riconversione energetica del gruppo Arvedi-Acciai Speciali Terni. Le aziende e i territori non possono essere lasciati soli, è fondamentale un quadro complessivo per dare risposta alle grandi questioni di questo tempo: la sostenibilità ambientale, il lavoro, l’innovazione tecnologica, l’impatto sul tessuto sociale”.
“A livello locale e nazionale è ormai irrimandabile un piano della siderurgia, un punto di riferimento chiaro e strategico, oltre che un atto programmatico di sviluppo per tutte le città italiane interessate, che renda possibile un incremento e una diversificazione delle produzioni e ci permetta di raccogliere la sfida della sostenibilità, della riconversione energetica e della decarbonizzazione del ciclo produttivo. Alcuni nodi storici, come quelli infrastrutturali e quelli ancor più gravosi legati all’accesso all’energia a un prezzo europeo, vanno necessariamente sciolti e il rapporto tra comunità e azienda rinnovato e rafforzato in un’ottica di mutua responsabilità sociale”, hanno aggiunto Ascani e Verini.
“È davvero importante, quindi, che il PD nazionale abbia scelto Terni per questo appuntamento: del resto il futuro e la specificità della produzione e della lavorazione dell’acciaio a Terni non sono solo un fatto di enorme interesse territoriale, ma una componente fondamentale dello sviluppo dell’Umbria e del Paese”, hanno concluso i parlamentari del PD.
L’INTERVENTO DI ANNA ASCANI