Grande kermesse stamattina alla presentazione dei nuovi investimenti all’Alcantara: personalità della politica, anche il Ministro Claudio De Vincenti, dell’arte, la presidente del museo Maxi di Roma Giovanna Melandri, il prefetto di Terni, le amministrazioni locali, Catiuscia Marini e Francesco De Rebotti , Marco Mercuri, il suo vice, in testa, a sentire dalla bocca di Andrea Boragno, il presidente di Alcantara, i progetti di investimento che si svilupperanno da qui ai prossimi cinque anni: trecento milioni di euro che daranno vita a duecento nuove assunzioni, un investimento che tiene confronto anche con quelli dell’Ast.
Un programma senza precedenti, che verrà sostenuto dalla grandissima qualità del prodotto, che ormai si vende in tutto il pianeta e che è entrato nel mondo delle eccellenze dell’Italia. Ma è l’aspetto dell’ampliamento della fabbrica a colpire: l’Alcantara ha continuato a crescere anche durante la grande crisi ed ora lo fa a velocità doppia.
Ecco il comunicato ufficiale dell’Alcantara:
Mentre gran parte delle imprese, a causa del protrarsi della crisi economica, continuano a tenere il motore in folle con un atteggiamento prudenziale, Alcantara rilancia e addirittura raddoppia. L’azienda, nota in tutto il mondo per aver firmato gli interni di auto di lusso ma anche pezzi unici d’arredo e oggetti di design, ha varato un piano strategico che prevede un aumento dell’entità produttiva nello stabilimento di Nera Montoro (Terni), che attualmente ricopre una superficie di 450 mila metri quadrati. Nei prossimi cinque anni, a fronte di approfondimenti e verifiche, saranno previsti investimenti per circa 300 milioni, che porteranno il fatturato dagli attuali 177,535 milioni di euro al raddoppio.
L’azienda, guidata con mano ferma da Andrea Boragno, Presidente e Amministratore Delegato, è riuscita a conquistare nuove fette di mercato grazie al lavoro incessante di studio e innovazione ma anche alla capacità di proporre soluzioni con la caratteristica unica di coniugare funzionalità e sensorialità: resistenza, comfort e bellezza hanno reso Alcantara® punto di riferimento per il design, l’arredamento e l’architettura. Boragno ha inoltre messo al primo posto della strategia aziendale la valorizzazione della creatività italiana, impiegando artigianalità e hi-tech Made in Italy e dando così all’azienda un’impronta inconfondibile.
La capacità di innovare in continuazione, quasi anticipando i trend e le richieste del mercato, ha fatto aumentare il valore del marchio, che è passato dai 6,5 milioni di euro del 2006 agli attuali 100 milioni, con la prospettiva di triplicarlo. Un risultato ottenuto anche grazie alla certificazione 100% Carbon Neutral che Alcantara ha ottenuto nel 2009 e che ne fa una tra le prime realtà a livello europeo ad aver tagliato questo importante traguardo. Inoltre, con l’attuale piano quinquennale di investimenti, Alcantara, già icona del Made in Italy nel mondo, conta di rafforzare ulteriormente la propria presenza a livello internazionale e potenziare i settori in cui è già attiva. Una crescita, questa, che avrà un impatto positivo sull’occupazione. In un periodo in cui gran parte del mondo imprenditoriale è alle prese con piani di ridimensionamento degli organici, Alcantara prevede infatti di fare nuove assunzioni, passando dalle attuali 587 unità a circa 800 (+35%) entro il 2023.
L’azienda ha dimostrato che la crisi si può superare con una strategia esclusiva che punta sul Made in Italy, su elevatissimi standard qualitativi abbinati a creatività e innovazione, facendo leva su un costante impegno sul fronte della sostenibilità. Dal 2009, ovvero dalla fase più acuta della recessione internazionale, si è mossa in controtendenza rispetto al contesto imprenditoriale generale senza subire battute d’arresto, ma passando da 64,3 milioni di euro nel 2009 a 110,7 nel 2013, poi a 123,8 nel 2014 fino ai 165,2 milioni del 2015. La stima di chiusura del 2016 è di circa 185 milioni.