Dopo un anno di mobilitazione caratterizzato da scioperi e sit in sotto Ministero dello Sviluppo Economico, i sindacati sono riusciti a strappare un vertice al governo e alla ANPAL Servizi (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) , il cui esito, comunque, è stato definito “vago e, dunque, insoddisfacente. ”
E’ stato prospettato un graduale piano di stabilizzazione esclusivamente per una parte dei precari, che sarà effettuato tramite il ricorso a prove ad evidenza pubblica, per un imprecisato numero di operatori che oscilla tra le 350 e 400 unità. (i precari in realtà sarebbero oltre 650). Il percorso, ancora nebuloso, proposto dall’azienda, sarà effettuato su più tranche di stabilizzazione, che si concluderanno tra la fine del 2019 e il 2020.
Il processo di stabilizzazione sarà vincolato alle Convenzioni bilaterali Anpal Servizi-Regioni: un accordo che inizialmente era necessario esclusivamente per attuare l’assistenza tecnica dei 3000 Navigator nei Centri per l’Impiego e che oggi è diventato la base del piano industriale di Anpal Servizi. Tale proposta rende evidentemente ancora più incerto l’esito delle stabilizzazioni, visto che, secondo Anpal Servizi, saranno proprio le Regioni ad indicare i fabbisogni professionali di cui vorranno servirsi per lo svolgimento dell’assistenza tecnica dell’in house di Anpal. Si tratta, evidentemente, di una decisione che ha lo scopo di rimandare alle Regioni l’attuazione delle stabilizzazioni dei precari, deresponsabilizzando Anpal Servizi nella definizione e nell’attuazione di un proprio piano industriale.
“Nonostante nove assessori regionali al lavoro – scrivono le organizzazioni sindacali di categoria, First Cisl, Felsa Cisl, Fisac CGIL, Nidil CGIL, Uilca UIL, Uiltemp, – si siano espressi pubblicamente a favore della stabilizzazione dei precari di Anpal Servizi, e visto che tali lavoratori hanno competenze strategiche per l’implementazione del Reddito di Cittadinanza, constatiamo che le risposte del Governo e dell’azienda sono ancora molto fumose. Di una cosa siamo certi, t una volta contrattualizzati i navigator ANPAL Servizi avrà un organico composto al 90% da tipologie contrattuali precarie, diventando così la società in house con il maggior numero di precari in Europa.”