Con un post sul suo profilo Facebook il candidato del Movimento 5 Stelle alla carica di sindaco di Terni, Thomas De Luca, risponde agli attacchi cui è stato sottoposto in questi giorni. “Ha dell’assurdo e non pensavo si potessere arrivare a tanto”.
Secondo De Luca, “Ha dato fastidio la mia partecipazione alle celebrazioni per la Liberazione di Terni”.
Il candidato 5 stelle attacca “quei giornali” e teme anche per Terni “un metodo Todi”.
L’INTERVENTO DI THOMAS DE LUCA
Quello che sto vivendo in prima persona in questa campagna elettorale ha dell’assurdo e mai avrei pensato che si potesse arrivare a tanto, deve aver dato indubbiamente molto fastidio la mia recente partecipazione alle celebrazioni per la liberazione di Terni. Come è già noto, poche ore dopo la mia macchina è stata danneggiata da atti di vandalismo da parte di qualche vigliacco. Tale gesto non mi ha per nulla intimidito.
Ora le purghe per una simile colpa arrivano dalle prime pagine di quei giornali che difendono da sempre il sistema, quello marcio e clientelare che ci ha portato al collasso.
Non basta censurare i nostri comunicati, non basta mistificare la realtà pubblicando articoli faziosi, oggi siamo andati oltre. Quello che oggi ho letto su di me mi sconvolge non tanto per la diffamazione che ho ricevuto, quanto per i metodi vili in pieno stile MinCulPop che vengono attuati oggi come mai mi era capitato di vedere.
Ma alla fine dei fatti questo significa che hanno tanta paura, e che siamo sulla buona strada.
Fatto sta che il sottoscritto insieme al Prefetto, al Questore, al Presidente della Provincia, all’Assessore Regionale ai trasporti ha partecipato alle celebrazioni istituzionali del 13 giugno, ricorrenza della Liberazione di Terni. Un centinaio di persone presenti all’evento, interrotto poi da un burrascoso temporale.
Il solo fatto di aver partecipato all’evento, testimoni oculari tutti della modalità della mia partecipazione, mi accosterebbe a frequentazioni costanti con dirigenti di cooperative per il solo fatto di essere stato presente alla stessa cerimonia insieme alle più alte cariche della città. Affermazione tendenziosa e diffamatoria perché non solo è falsa ma ha il solo ed unico scopo di gettare fango sul sottoscritto implicitamente e malevomente sostenendo accordi e interlocuzioni contro il bene comune.
Questo mentre il centrodestra ternano è pronto ad attuare il metodo Todi anche a Terni. Il caso che ha visto coinvolta la direttrice della biblioteca di Todi, spostata dal proprio ruolo al settore urbanistico, solo per essersi rifiutata di censire ed eliminare i libri contro l’omofobia. Un allontanamento praticato in virtù di ragioni politiche e non su questioni di merito professionale o lavorativo, un metodo probabilmente pronto ad essere attuato anche verso i dipendenti del Comune di Terni. Vicende assurde che ricordano le distopie narrate nel libro “Fahrenheit 451”.
Sono orgoglioso di aver partecipato alle celebrazioni del 13 giugno, sono orgoglioso di difendere i valori costituzionali e istituzionali di questa città il 24 giugno.
Viva Terni,
Viva la liberazione,
Viva la Costituzione.