“La Finanza fa un gran casino e non c’ha capito una mazza”. Non usa mezzi termini Stefano Bandecchi difronte all’inviata Roberta Benvenuto di “Piazza Pulita”, il Talk politico de La7 di Corrado Formigli, nel ribadire ciò che pensa dell’inchiesta della Finanza , coordinata dalla procura di Roma, inchiesta che ha investito l’Università telematica Cusano della quale è il fondatore e il presidente, alla quale sono stati sequestrati 21 milioni di euro per presunta evasione fiscale. Bandecchi è allo stadio, in campo, al Liberati, a vedere la partita Ternana-Modena. Incita la squadra, esulta per un gol e poi fa un paragone azzardato, considera la Guardia Finanza come la Gestapo “per l’atteggiamento che spesso ha nei confronti degli imprenditori, non è esagerato e me ne assumo ogni responsabilità perché io ho le spalle grosse e sono vivo, altri sarebbero morti”. Adombra un complotto politico e avverte (in evidente riferimento a Berlusconi) “io non ho 85 anni o 86, ne ho 62 e sto ancora abbastanza in forma”. Rivendica il possesso della Ternana, “mi dice la legge che non possiamo avere una squadra di calcio? e adesso la sto vendendo perché mi sono rotto i coglioni” e specifica che “se i ternani sono intelligenti votano per me perché sanno che io gliela posso ribaltare questa città e Terni può diventare la città più importante dell’Umbria”. “Ma io non andrò via -assicura ai tifosi fuori dallo stadio – faremo quello che dobbiamo fare, anche lo stadio e la clinica e ho chiesto di rimanere in questa società (la Ternana, ndr) con il 15%”.
Da Terni si va alla Unicusano dove Bandecchi mostra alle telecamere le auto di lusso (che non gli sono state sequestrate) una Ferrari e una Rolls-Royce. Dal servizio allo studio dove Bandecchi deve rispondere alle domande di Corrado Formigli, David Parenzo, Emiliano Fittipaldi, Alessandro De Angelis e Francesco Borgonovo. Una serie di obiezioni che riguardano il finanziamento della politica, l’appoggio al candidato presidente del centrodestra nella regione Lazio, Francesco Rocca, gli investimenti della Unicusano, le accuse alla Guardia di Finanza. Fittipaldi, in particolare gli rimprovera proprio questo: “un soggetto come lei – dice – non fa bene alla politica perché si permette di andare contro le istituzioni in questo modo, perché parla un linguaggio violento nei confronti delle istituzioni che stanno facendo dei controlli, giusto o sbagliato che sia, perché ci si difende all’interno del processo e non fuori, sui giornali e soprattutto perché vuole fare politica, vuole fare il sindaco di Terni…”. “Per quanto riguarda la politica – replica Bandecchi – lei è liberissimo di pensare quello che vuole però c’è una cosa, dipende da come si fanno le indagini e su questo punto – non arretra il presidente di Unicusano – arriveremo fino in fondo, l’indagine fatta su di me è totalmente sbagliata e non è che mi sbattono in galera e io sto zitto”. Formigli gli chiede se è stato fascista: “né nel mio passato né nel mio presente – afferma Bandecchi – non sono nemmeno mai stato iscritto al MSI, anche se non sarebbe stato illegale, ho fatto il paracadutista insieme ad uno della COOP che mi diceva che in Russia è pieno di paracadutisti, anche molto efficienti”. Sempre sulla politica, Bandecchi invita ad archiviare la battaglia su fascisti e comunisti, “io credo che la politica oggi vada analizzata su , si mangia o non si mangia, quanto siamo indietro rispetto all’Europa e al resto del mondo e qual è il nostro progetto per il futuro, per i prossimi 50 anni”.
Poi Formigli lo incalza ancora sulla vendita della Ternana, “lei la Ternana non la venderà”, gli dice il conduttore e Bandecchi ribadisce, “la Ternana la vendiamo perché non potrà portare indietro dei soldi da reinvestire alla Unicusano”. Un’ora circa di domande e contestazioni serrate alle quali il presidente di Unicusano e della Ternana ha risposto punto su punto tanto che alla fine De Angelis di Huffington Post deve dargli atto che “si è confrontato con noi senza darci dei delinquenti (il riferimento è a Francesco Rocca che ha dato del delinquente a un giornalista, ndr) , ha accettato il confronto” e Francesco Borgonovo de La verità, “bisogna separare il fatto che può avere delle idee che uno può non condividere dal caso giudiziario che, si vedrà , fino a prova contraria abbiamo iniziato facendo gli iper garantisti , se vale per Cospito (Alfredo, anarchico al 41 bis, ndr), figuriamoci se non vale per Bandecchi”.