Circa 11.300 persone domenica mattina dovranno lasciare loro case per le operazioni di rimozione della bomba d’aereo risalente alla seconda guerra mondiale ritrovata martedì pomeriggio nei pressi della stazione di Cesi, a Terni. La zona di evacuazione è stata, infatti, ampliata a 1.800 metri dal punto di ritrovamento dell’ordigno. Sul sito del Comune è disponibile la lista e la planimetria di tutte le vie interessate, comprese tra le zone di Cesi, Gabelletta, Campomaggiore, Campitello e una parte di Borgo Rivo. Nella zona sarà sospeso il servizio di trasporto pubblico, sostituito con un servizio di navetta e vietato il traffico aereo nello spazio sovrastante fino ad una altitudine di 1.400 metri. La Asl Umbria 2 sta organizzando un proprio piano di intervento utilizzando tutte le strutture a disposizione, comprese quelle ospedaliere, mentre il centro di raccolta al Palatennistavolo verrà potenziato. Nel frattempo, sulla scorta delle proteste di alcuni residenti, il questore Antonino Messineo ha disposto fino a domenica l’intensificazione dei servizi di prevenzione anti ‘sciacallaggio’ anche con l’impiego di pattuglie in abiti civili della Digos e della Squadra Mobile.
Le operazioni di disinnesco della bomba inizieranno alle 6 di domenica per terminare dopo la rimozione delle spolette e la messa in sicurezza del residuato bellico, presumibilmente intorno alle 16. Questo verrà poi trasportato presso una cava vicina dove sarà fatto brillare.
Le operazioni saranno seguite dal Centro coordinamento soccorsi presieduto dal prefetto Paolo De Biagi, riunito nella sala operativa di Protezione civile della prefettura.
I cittadini che hanno esigenze di carattere sociale e di salute possono contattare il punto di ascolto istituito presso il Palatennistavolo in via Italo Ferri, 10; l’ufficio Urp in via Roma, 36 tel. 0744 432201; chiamare il numero 349 3746168; inviare una mail agli indirizzi [email protected] – [email protected].