I ternani della Lega hanno rispolverato un vecchio nome per la loro lista, quel “Terni Libera” con cui Gian Franco Ciaurro, nel 1997, si candidò chiedendo di essere rieletto sindaco di Terni. Era – anche quella- una lista di centro destra, ma non vinse, anche se Ciaurro fu egualmente confermato quale primo cittadino. Non fu un’amministrazione brillante, quella. Colpa di quell’ “anatra zoppa” uscita dalle urne: maggioranza in consiglio al centro-sinistra e sindaco di centro-destra.
Comunque la Lega, che ha appunto rispolverato quello slogan, si è presentata decisa ed ha indicato un proprio rappresentante, Leonardo Latini avvocato, quale candidato mettendolo a disposizione di Tutto il centrodestra. Una specie di “colpo di mano”, secondo gli alleati Fratelli d’Italia che magari avrebbero voluto discuterne e che però sembrano propensi a perdonare e ad accodarsi. Che farà, invece, Forza Italia? Bella domanda. Cui si potrebbe rispondere con un altro interrogativo: ma dov’è Forza Italia? Ce l’ha una faccia da mettere sul santino di candidato sindaco? Si aspetta da tempo che qualcuno, nello schieramento azzurro, batta un colpo.
Intanto la Lega marcia su Terni, poi – ha detto Salvini intervenuto a Largo Villa Glori per incoronare d’alloro Leonardo Latini – una volta liberata questa città libereremo pure l’Umbria. Lui dice “dal malaffare”, mentre Ciaurro si fermava solo a “dai rossi”. I quali “rossi” intesi come Pd, Leu e ciò che resta di movimenti come Sinistra Italiana e qualche cespuglio, appaiono l’un contro l’altro armati. Considerando inoltre i calci negli stinchi tra le fazioni interne del Pd, a tentare di capirci qualcosa è come risolvere il dado di Rubik. Nel centrosinistra c’è un dato che sembra comune per ora: si sta cercando una sponda nell’associazione Terni Valley, un gruppo di giovani con alcune idee e con un progetto articolato per la Terni futura. Da qualche tempo le une e l’altro sembrano essere una vera rarità nella parte bassa dell’Umbria. In qualche caso, anzi, idee e progetti innovativi sembrano giudicati negativamente dai partiti, tanto che – appunto- quelli di Terni Valley hanno scelto di costruirsi uno spazio fuori. Comunque sia, mentre del programma di Terni Valley qualcosa si sa (basta andare sul sito internet) dei programmi delle forze politiche non si sa proprio niente. Nessuno ne discute: le energie sono tutte impegnate nella ricerca dei candidati, che per ora sembrano solo dei fantasmi a parte qualche nome di kamikaze fatto girare ad arte.
Così c’è chi prova ad imbarcare Terni Valley con i cui rappresentanti si sono visti anche quelli del Pd. L’incontro ha provocato l’immediata reazione, sotto forma di comunicato stampa, di Liberi & Uguali che sembrano rivendicare una specie di diritto di prelazione: “Li abbiamo visti prima noi”. Ma si legheranno idee moderne e avanzate con certe mentalità da ferrivecchi che sopravvivono in L&U?
E gli altri? Il M5S ha fatto sapere che il suo candidato sindaco è Thomas De Luca. Ok. Che cosa vuol fare De Luca? Finora ha brillato solo per urli e invettive dai banchi dell’opposizione in consiglio comunale. Però c’è già chi vaticina un ballottaggio De Luca – Latini, perché prevede che, oltre ai Cinquestelle, pure la Lega prenderà tanti voti. C’è solo un piccolo problema: il sindaco di Terni non potrà abolire la legge Fornero. E forse la promessa dei corsi gratuiti di autodifesa per le donne è un po’ poco come programma elettorale. Anche se è della Lega.