La cannabis a scopo terapeutico è stata somministrata in Umbria a 37 pazienti, per una spesa complessiva di 15 mila 642 euro. Difficoltà si sono segnalate nell’importazione dall’Olanda del prodotto (in Italia viene prodotta solo dall’anno scorso, dall’Istituto chimico farmaceutico militare di Firenze) a causa delle procedure autorizzative e per la crescente richiesta.
Sono questi i dati principali contenuti nella relazione della Terza commissione sulla clausola valutativa della legge “7/2014”, esaminata dai membri della commissione stessa.. Clausola che ha introdotto nel Servizio sanitario regionale la possibilità di curarsi attraverso la somministrazione a scopo terapeutico di medicinali derivati dalla cannabis.
Sono state allestite – è scritto nella relazione – preparazioni a base di cannabis per 37 pazienti, di cui: 27 per terapia del dolore, 5 per sindrome spastico-distonica, 3 per cure palliative,1 per epilessia farmaco resistente e 1 per emesi da chemioterapia. Di questi pazienti, 3 sono deceduti, 9 non sono più in trattamento.
In totale, da quando la legge regionale è stata approvata, sono stati acquistati dalle Asl umbre 1480 grammi di Bedrocan e 100 grammi di Bedrolite, entrambi derivati dalla cannabis olandese. La spesa complessiva è stata di 15 mila 642 euro, che incide in modo definito “trascurabile” sull’ammontare complessivo della spesa farmaceutica regionale.
La principale criticità riguarda la complessità delle procedure autorizzative per l’importazione del prodotto, mediamente ci vogliono 40 giorni. Inoltre, a causa del crescente numero di richieste, si sono verificate indisponibilità di materia prima che, in alcuni casi, hanno causato ritardi nella continuità terapeutica dei pazienti. La Giunta regionale presume che tali criticità si risolvano con la disponibilità dei prodotti nazionali, ovvero la cannabis prodotta dall’Istituto chimico farmaceutico militare di Firenze.