Il consiglio comunale ha approvato con 19 voti favorevoli e 9 astenuti, la variante parziale al Piano regolatore generale che permetterà di scorporare l’area di interesse della Ternana, in zona Villa Palma, dal resto del comparto, consentendone così la cessione alla società che lì realizzerà Ternanello, il centro sportivo.
La delibera è stata illustrata dall’assessore all’Urbanistica del comune di Terni Federico Cini: “Per il Centro sportivo Ternana Calcio, siamo partiti a marzo, con l’adozione della variante urbanistica, ora, sempre di questo atto, siamo nella fase conclusiva, quella di attuazione.
Sono pervenute due osservazioni – ha detto l’assessore – la prima osservazione una richiesta di non avere in capo alla impresa che rimane responsabile del comparto le opere di ristrutturazione di villa Palma, osservazione che ha avuto parere parzialmente favorevole, sul comparto rimarranno tutti gli obblighi già previsti. Si è ritenuto di non modificare tutto il resto del comparto, confermando pertanto le sistemazioni a suo tempo previste, che pur non essendo attuali al momento sarebbe inopportuno modificare in quanto avremmo allungato i tempi ai danni dell’attuale richiedente. Occorrerà dunque una revisione profonda, con modalità e tempi ad hoc.
La seconda osservazione è stata respinta in quanto veniva richiesto di stralciare gran parte della cubatura prevista. Non è necessaria la cancellazione in quanto ci sono già una serie di circostanze che rendono impossibile l’attuazione di tutta la cubatura prevista”.
Il consiglio comunale, dunque, ha approvato in via definitiva la variante votata all’unanimità nella seduta di consiglio dello scorso 7 marzo e contestualmente risponde alle uniche due osservazioni pervenute dopo la rituale fase di pubblicazione.
La prima osservazione, presentata da uno dei proprietari delle aree appartenenti al comparto (Società Visione srl), chiedeva l’eliminazione dalle previsioni del Prg dell’obbligo, in capo al soggetto attuatore, di provvedere a propria cura e spese al restauro di Villa Palma.
Il consiglio ha approvato un accoglimento solo parziale dell’osservazione, riconoscendo la necessità di rivedere e adeguare lo strumento urbanistico e la pianificazione del comparto alla situazione attuale, ben diversa da quella in cui l’accordo e le previsioni di diritti e obblighi hanno avuto luogo. Precisando però, allo stesso tempo, che tale adeguamento non potrà prescindere dalla valutazione della stima dei costi di restauro della villa.
Nella delibera si legge che la variante mantiene inalterate le quantità edificatorie vigenti adeguando l’art. 64 delle NTA affinché il soggetto attuatore privato, preliminarmente alla consegna del Piano Attuativo, presenti una perizia di stima in cui vengano considerati tutti i valori che sono oggetto di negoziazione, compresi quelli di ristrutturazione della Villa Palma. Nel caso di mancato raggiungimento dell’equilibrio economico, verranno attivate le procedure urbanistiche volte alla definizione di un nuovo accordo negoziale, sempre su proposta del soggetto attuatore privato o di una nuova pianificazione da sottoporre all’approvazione dell’A.C.
Non è stata invece accolta la seconda osservazione, presentata dal comitato Tuteliamo Colle dell’Oro, in quanto non hanno trovato riscontro i diversi rilievi posti nell’atto, circa presunte inadempienze del comune in merito alle indicazioni ricevute dalla regione Umbria, in merito all’inquadramento urbanistico delle aree oggetto di variante, in merito all’incoerenza della variante stessa rispetto alla qualità dell’area.