“Nel decreto Milleproroghe che è stato discusso ieri in parlamento è stato accolto un ordine del giorno di Fratelli d’Italia sull’estensione del golden power per la siderurgia per il 2021”.
L’annuncio è del coordinatore comunale di FdI Marco Celestino Cecconi.
“Il decreto Milleproroghe è il primo provvedimento su cui si è misurata l’opposizione patriottica, spiega Cecconi, responsabile e collaborativa annunciata da Fratelli d’Italia. Grazie a noi, da un lato, sono state poste le basi per colmare una falla, quella del golden power sulla siderurgia scaduto a dicembre 2020. Sul tema del golden power sulla siderurgia è stato approvato un ordine del giorno di FdI che impegna il governo a valutare la possibilità di prorogarlo per il 2021 proprio per consentire al ministro dello Sviluppo economico di esercitarla dove necessario, come da lui annunciato più volte negli scorsi giorni, inconsapevole forse che la norma era scaduta. Purtroppo il fatto che il decreto sia arrivato blindato ha impedito che fosse approvato un emendamento in tal senso, ma siamo certi che il governo darà subito attuazione all’ordine del giorno proposto da FdI nel primo provvedimento utile.
Non sfugge a nessuno, aggiunge il coordinatore comunale Marco Celestino Cecconi, che la produzione di acciaio in Italia e a Terni in particolare costituisce un asset industriale al quale la politica responsabile del nostro paese deve pensare con particolare attenzione. Il fatto incontrovertibile di essere un paese trasformatore deve indirizzare le scelte nella direzione della salvaguardia di quelle produzioni strategiche che alimentano tutto il nostro tessuto industriale. In particolare Terni costituisce l’unico polo di produzione dell’inox producendo, pur con potenzialità decisamente superiori per ora solo il 60% del fabbisogno nazionale. Ringrazio i nostri parlamentari Zaffini e Prisco, che hanno seguito e che sono certo seguiranno la vertenza Ast, anche e tanto più in questo momento, conclude Cecconi, in cui sembrerebbe avviato il percorso che dovrebbe portare alla vendita del sito ternano.”